Ferragosto, ‘caro’ pranzo: +10,7% a casa e +5,3% al ristorante
(Adnkronos) – Gli italiani che decideranno di festeggiare in casa il Ferragosto organizzando il tradizionale pranzo in famiglia spenderanno quest’anno in media il 10,7% in più rispetto allo scorso anno. Chi invece opterà per il ristorante dovrà mettere in conto una spesa aggiuntiva di circa il +5,3% sul 2022. E’ la stima di Assoutenti sulla base dei dati Istat.
Considerato un pranzo da 8 persone realizzato in casa la spesa, a parità di consumi, sale di circa 22 euro rispetto allo scorso anno, secondo Assoutenti. Su una platea potenziale di 15 milioni di famiglie l’aggravio complessivo risulterebbe pari a 330 milioni di euro. Questo perché si registrano in Italia fortissimi incrementi dei prezzi in tutto il comparto alimentare: l’aumento più alto è quello dello zucchero, i cui prezzi salgono mediamente del 47,3% rispetto allo scorso anno. L’olio d’oliva rincara del 30,6%, le patate del 26,9%, il riso del 26,7%, i pomodori del 25%, l’insalata del 15,5%. La verdura fresca sale in media del 19,8%, la frutta del 13,8% con punte del 24,3% per le arance, 20,8% la frutta con nocciolo. I gelati segnano un +16,2% su base annua.
Particolarmente salate questa estate, evidenzia l’associazione, risultano bibite e bevande: quelle gassate aumentano in media del 18,8%, le bibite analcoliche del 16,9%. I prezzi delle birre a basso contenuto di alcol e non alcoliche rincarano del 17,8% (+12,8% quelle alcoliche), i succhi di frutta del 14,9%, l’acqua minerale del 10,7%. I listini della carne crescono solo del 6,2%, ma per il pesce surgelato si spende in media l’11,6% in più rispetto allo scorso anno, +18,6% per il latte conservato, +12,5% gli yogurt, +18,1% i formaggi fusi. I piatti pronti aumentano del 10,1%, salse e condimenti del 10,5%, prodotti di pasticceria confezionati del 14,3%. Non andrà meglio a chi oggi sceglierà il ristorante per il pranzo di Ferragosto: le tariffe nel comparto della ristorazione hanno subito infatti un incremento medio del 5,3% rispetto allo scorso anno, con punte del 14,5% a Viterbo, 12,1% a Brindisi, 11,2% a Benevento.