Cronaca

Aula studio, ok ad autogestione
ma prima serve un regolamento

L'interno del Centro Fumetto. Prevista una rimodulazione degli spazi per ricavare un'aula studio autogestita dagli studenti

Si torna a parlare di aula studio, con la risposta del vicesindaco Andrea Virgilio e dell’assessore all’Istruzione Maura Ruggeri all’interrogazione di Fratelli d’Italia, che puntualizza quanto emerso durante l’incontro in sala Consulta con i ragazzi che lamentavano la rigidità degli orari di apertura – chiusura della biblioteca governativa.

Le domande della minoranza erano diverse a cominciare dalla tempistica per la realizzazione di uno spazio ad uso studenti nella ex chiesa di S. Francesco: intervento – spiegano gli assessori – che  rientra in una serie di interventi definiti nell’ambito della “Convenzione per l’attuazione delle Strategie di Sviluppo Urbano Sostenibile finanziate nell’ambito dei fondi strutturali e di investimento europei per il periodo 2021-2027″ tra Regione Lombardia e Comune di Cremona, stipulata in data 20 dicembre 2022”.

La Strategia di Sviluppo Urbano Sostenibile del Comune di Cremona, avente ad oggetto “Giovani in centro: Strategie di sviluppo e rigenerazione urbana per il centro storico di Cremona”, comporta una spesa complessiva di€ 16.910.000,00, in parte finanziata da Regione Lombardia ed in parte cofinanziata dal Comune di Cremona. L’intervento complessivo dovrà concludersi a fine 2026 per le azioni materiali e nel 2027 con le azioni immateriali.

“Posto che nessuno ha mai parlato di un recupero imminente di questi spazi, perché la riqualificazione degli stessi ha tempistiche importanti dovuti alle caratteristiche del progetto e del contesto, relativamente alla ex Chiesa di San Francesco, il programma prevede infatti di collaudare le opere entro il 31/12/2026 e a rendere disponibili gli spazi a partire dal 2027”, precisano gli assessori.

In attesa che si concretizzi, all’interno del progetto “La Lombardia è dei Giovani 2023” è stata inserita un’azione specifica per sperimentare l’apertura degli spazi dell’Informagiovani oltre l’orario d’ufficio, con possibilità di parziale apertura anche in giornate festive (sabato e domenica). Gli orari di apertura andranno in ogni caso condivisi con la costituenda consulta interstudentesca prevista dal progetto.

La sede dell’Informagiovani si presta anche in termini logistici in quanto posizionata in centro città, luogo dove sono collocate la stragrande maggioranza delle scuole, delle università e studentati, facilmente raggiungibile a piedi, in bicicletta o con i mezzi. Gli spazi che potranno essere messi a disposizione dei ragazzi riguardano la grande sala tradizionalmente dedicata al front office e, in seguito, anche l’area esterna (il Centro Fumetto ha vinto un bando che prevede di “arredarla” e renderla maggiormente accogliente).

Per l’accesso agli spazi dovrà comunque prima di tutto essere garantito un utilizzo lecito e consapevole; il progetto prevede infatti l’autogestione degli spazi da parte dei ragazzi che sarà regolata secondo le modalità che verranno concordate tra l’Amministrazione e la Consulta Interstudentesca che sarà costituita entro il mese di ottobre.

L’ipotesi è quella della stesura di un Regolamento condiviso tra Comune e i ragazzi: a coloro che  prenderanno parte attivamente alla co-gestione degli spazi verrà riconosciuto un buono – voucher legato al progetto “Ci sto!”.

Contemporaneamente, per rendere gli spazi adeguati alla nuova destinazione, arredi e attrezzature del front office verranno riadattati al fine di garantire l’allestimento di soluzioni modulabili, fruibili e multifunzionali, utilizzando budget, seppur esiguo, destinato ad hoc dentro il progetto.

Si prevede poi di affidare la gestione dell’apertura oltre l’orario d’ufficio e festivo alla neocostituita Consulta Studentesca, attraverso la redazione condivisa di un Regolamento che ne disciplini l’accesso e l’utilizzo. Sarà comunque necessario – spiegano Virgilio e Ruggeri –  affiancare per un periodo di tempo determinato (almeno tre mesi a partire da ottobre) i ragazzi, in modo da valutare con loro fattibilità, impegno, impatto e sostenibilità.

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