Alessandro Quarta celebra i
10 anni del Museo del Violino
Appuntamento d’eccezione per celebrare i 10 anni del Museo del Violino: sabato 30 settembre (ore 21) l’Auditorium Giovanni Arvedi ospita infatti il ritorno di Alessandro Quarta il quale, accompagnato dal pianista Giuseppe Magagnino e dall’Orchestra Bruno Maderna, diretti da Danilo Rossi, eseguirà in prima assoluta I Cinque Elementi, opera da lui stesso composta.
Ispirata agli elementi della natura (terra, acqua, aria, fuoco ed etere), l’Opera in realtà è formata da sei brani, perché a introdurre i Cinque Elementi c’è la Creazione, senza la quale ci sarebbe solo il nulla. “Nella scrittura di ciascun elemento ho vissuto fortemente la fase della Creazione che dal buio mi ha permesso di vederne i colori in un’esplosione di luce e mistero”, afferma Quarta. “Ho immaginato Terra come una anziana signora, una dama di classe che ha molto da raccontare, con pacatezza e un po’ di malinconia. Acqua nasce dalla mia terra, Otranto, la porta d’Oriente più importante del Mediterraneo, la prima a vedere il sole. Aria è il movimento, la danza delle fronde che mi parla dell’aria, che è respiro, un elemento che ci tocca da vicino, apparentemente meno importante, ma fondamentale. Fuoco nasce con un tango cubano, per il fuoco dell’Eros che alimenta la vita; ma anche quello che brucia, che devasta, quello dei fulmini, dei vulcani, degli incendi e quello infernale, demoniaco, che lascia lo spettatore senza respiro. La fine del Fuoco dà l’idea che l’Opera sia conclusa con gli ultimi tre minuti che sono devastanti, sia per me che per chi ascolta; invece, a chiudere c’è l’ultimo elemento, Etere”.
Etere è stato una sorta di anticipazione di questa prima assoluta: è stato infatti il brano di punta del Tour Roberto Bolle and Friends 2023, che ha visto la celebre Étoile interagire in scena con una enorme sfera a rappresentare il pianeta, accompagnata al violino da Quarta. “Etere è un abito sartoriale disegnato e cucito su misura sulla forza e unicità di Roberto” dichiara l’artista. “Interpretare il mio brano con lui che lo fa suo, “suonandolo” con il corpo, con la sua danza, è stata un’emozione pazzesca che mi ha scosso nel profondo; la mia “creatura” diventa tangibile, viva, attraverso le sue movenze, grazie alla magistrale coreografia di Mauro Bigonzetti, sottolineandone ogni nota scritta non per lui, ma su di lui”.
Nell’Opera si evince quanto di positivo e negativo ci sia in ciascun elemento, lo Yin e lo Yang. Quarta con la sua musica riesce a evidenziarne la potenza positiva, ma anche la forza distruttiva; ci costringe a riflettere su quanto siano necessari alla vita i cinque elementi e allo stesso tempo a fare i conti con il rischio distruttivo che ognuno di questi ha insito in sé soprattutto per l’impassibile ed incosciente irresponsabilità dell’uomo. Una riflessione e un’assunzione di responsabilità alla quale non possiamo sottrarci: una chiamata per ognuno e ciascuno a sentirsi davvero parte di un pianeta, un mondo di cui avere cura.
Sempre nell’ambito delle celebrazioni per i 10 anni del Museo, prima del concerto, alle 17, nella sala Fiorini del Museo (ingresso libero) è prevista la proiezione del documentario “Storia di un violino e del suo albero”. Diretto e prodotto da Matteo Ceccarelli in collaborazione con Jok Produzioni, è il racconto di uno strumento secolare che passa attraverso le mani di una liutaia, Elisabetta Giordano, l’anima di un musicista, Alessandro Quarta, e il racconto di Marcello Mazzocchi, un anziano guardaboschi della foresta di Paneveggio, in Trentino.
Buon Compleanno MDV è promosso da Museo del Violino, Fondazione Arvedi Buschini e Unomedia, con il patrocinio del Comune di Cremona e il sostegno del main sponsor Intesa Sanpaolo e dei co sponsor Adecco, Air Liquide, FHP Venezia Multiservice, Marsh e MDV friends.