Cronaca

Ultraleggero caduto: condanna in
Appello per presidente scuola volo

Il velivolo e le due vittime

Sentenza ribaltata in Corte d’Appello a Brescia per Alberto Frigerio, che da un’assoluzione  è passato ad una condanna ad un anno e quattro mesi, pena sospesa, per duplice omicidio colposo per la morte del figlio Rodolfo, 27 anni, di Milano, e di Nicola Beretta, 17 anni, di Osnago, della provincia di Lecco. Il 14 aprile del 2017, i due ragazzi, a bordo di un ultraleggero, precipitarono a Dovera in un allevamento di maiali a Barbuzzera. Il 17enne, che era ai comandi, era un allievo che aveva conseguito il brevetto due mesi prima e che stava accumulando ore di volo per superare l’esame e ottenere il brevetto per trasportare un passeggero. Il velivolo si schiantò ‘di muso’, impiantandosi con l’elica, e prese fuoco.

Nel settembre del 2021, al processo di primo grado celebrato a Cremona, Frigerio, all’epoca dei fatti presidente e direttore della scuola di volo dell’Associazione sportiva Country Club di Dovera, era stato assolto. La procura gli imputava di aver permesso che il figlio, in qualità di istruttore, prendesse posto sul velivolo della scuola e che quest’ultimo, una volta in volo, avesse autorizzato una manovra pericolosa, causando l’incidente. Per Alberto Frigerio, il pm di primo grado aveva chiesto la condanna, ma il giudice era stato di altro avviso. “Il fatto non sussiste”.

Ieri, invece, i giudici bresciani lo hanno ritenuto responsabile, condannandolo anche al risarcimento dei danni alla famiglia di Nicola Beretta, assistita dall’avvocato Francesco Berterame, del Foro di Milano, disponendo una provvisionale di 150.000 euro per ciascuno dei genitori, e 20.000 euro per ciascuno dei due fratelli. La motivazione della sentenza sarà depositata entro 60 giorni.

Quel giorno, prima di Nicola Beretta, era salito sul velivolo anche Gabriele Lovati. Entrambi i ragazzi avevano preso accordi con Alberto Frigerio che quel pomeriggio, però, non era presente. A bordo, prima con Lovati e poi con Beretta, era salito Rodolfo Frigerio. Col primo era andato tutto bene. Non così con Nicola Beretta.

I due ragazzi erano decollati dal campovolo di Dovera, l’”Aviosuperficie JFK”, e avevano sorvolato la campagna circostante. Il proprietario della cascina Molino Rizzi, dove l’aereo cadde, raccontò di aver visto un denso fumo scuro. Per le due vittime, nonostante i tempestivi soccorsi, non ci fu nulla da fare. Rodolfo Frigerio non era un istruttore di volo e il padre avrebbe dovuto impedirgli di volare, anche perchè il giovane aveva il brevetto scaduto.

Sara Pizzorni

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