Università, per 56,2% docenti risorse diminuite
(Adnkronos) – Nel corso degli ultimi anni nel nostro Paese le risorse generali destinate all’istruzione sono secondo i professori universitari diminuite nel 56,2% dei casi, rimaste invariate nel 21,3%, mentre sono aumentate per il 22,5%. Le risorse destinate in particolare all’istruzione universitaria sono scarse per più di un docente su due (54%), mentre il 36,2% le ritiene del tutto insufficienti (complessivamente il 90,2% di giudizi negativi). Pur trattandosi di un giudizio condiviso in maniera trasversale, le critiche maggiori arrivano dai professori delle Università del Centro (91,7%) e del Sud (90%). E’ quanto emerge dal 2° Rapporto Nazionale sulla scuola e l’università dell’Eurispes.
La qualità degli ambienti e delle aule universitarie viene descritta come molto o abbastanza adeguata dal 62,3% dei professori, così pure la dotazione informatica (63,7%). Sicurezza e abbattimento delle barriere architettoniche sembrano essere elementi non del tutto presenti nelle nostre Università (58,5%). La qualità delle aule e degli ambienti sono più carenti al Sud dove solo il 45,8% dei professori riporta un corretto livello di adeguatezza agli standard, allo stesso modo, su sicurezza e barriere architettoniche si registra una certa arretratezza nelle Isole (45,9%).
Il 97% dei professori ha riscontrato problemi di abbandono universitario: il 56,3% “qualche volta”, il 18,9% “molte volte”, il 21,7% “molto raramente”. Il fenomeno sarebbe causato in particolare dallo scarso interesse dei ragazzi (21%), dalla mancanza di prospettive di lavoro qualificato nel settore (16,3%), dalla povertà culturale dell’ambiente d’origine dei ragazzi (14,3%) e dall’inadeguatezza dell’Università a coinvolgere e motivare gli studenti (13,6%).
Un docente su quattro (25,8%) pensa che per contrastare l’abbandono universitario sia necessario innanzitutto rafforzare il collegamento tra insegnamento e mondo professionale. Per altri (22,2%) occorre implementare l’orientamento universitario oppure seguire con maggior attenzione l’apprendimento e l’integrazione degli studenti con difficoltà (21,3%). L’offerta di un sostegno economico agli studenti indigenti sarebbe invece necessaria secondo il 19,6% dei rispondenti.