Cronaca

Bracconaggio ittico, controlli
serrati lungo il Morbasco

Un tratto di Morbasco

Stretta contro il bracconaggio ittico a Castelverde, dove l’amministrazione comunale, le forze dell’ordine e le guardie ecologiche volontarie, hanno intensificato il presidio, a fronte della recrudescenza del fenomeno della pesca di frodo, con l’utilizzo di storditosi elettrici.

Proprio con questo obiettivo, nella serata di sabato, il Comune di Castelverde è entrato in azione subito dopo aver ricevuto la segnalazione di persone che da alcuni giorni pescavano lungo il Morbasco, in orario serale.

E’ quindi intervenuto il consigliere comunale Nicola Tinelli, che è anche guardia ecologica, che ha allertato la Polizia Locale del paese e i Carabinieri di Pizzighettone. Sono stati controllati tre pescatori, che sono risultati essere dotati di apposita licenza, e non in possesso di strumentazioni di pesca illegali.

“In questo periodo il Morbasco è molto basso e c’è una grande presenza di carpe e cavedani, pesce di grosse dimensione che fa gola per questo tipo di bracconaggio” ha spiegato Tinelli. “La guardia, è quindi sempre alta. Del resto, corso degli anni sul Po e nei canali sono state fatte vere e proprie razzie di pesce, poi venduto all’estero con condizioni sanitarie assurde”.

Insomma, il presidio del territorio si rivela sempre fondamentale, sebbene in questo periodo sia tutt’altro che semplice: “Ci arrivano molte segnalazioni, ma spesso di sera, quando è difficile trovare personale disponibile ai controlli. C’è un problema di fondo: a parte i nostri vigili o noi volontari, ci sono poche forze dell’ordine impegnate nella difesa dell’ambiente. E’ un problema grave, perché va ad alimentare delle forme di illegalità e inquinamento” conclude Tinelli.

Laura Bosio

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