Chef Oggioni (una stella Michelin)
Preziosi consigli a Formaggi&Sorrisi
Grandi chef e critici gastronomici protagonisti della quarta edizione di Formaggi & Sorrisi, Cheese & friends Festival, in programma fino a questa sera nel centro di Cremona.
Il critico gastronomico Edoardo Raspelli ha intervistato Filippo Oggioni alla guida dal 2019 del ristorante una stella Michelin Vecchio Ristoro di Aosta che propone ai suoi ospiti un menù sofisticato con ricette contemporanee italiane e francesi.
Chef Oggioni, cresciuto con maestri come Silvio Salmoiraghi e Alessandro Breda, ha un personalissimo mantra: la sua cucina coniuga italianità e freschezza. Tutte le preparazioni sono eseguite à la minute prestando grande attenzione alle salse e alla varietà dei condimenti, in modo da valorizzare e attualizzare ricette storiche sia della cucina italiana che francese. Sostenibilità, freschezza degli ingredienti e stagionalità sono i principi su cui si fonda la preparazione dei suoi piatti creativi capaci di stupire ed emozionare grazie anche all’utilizzo di prodotti del territorio.
Lo chef si è cimentato in uno show-cooking di altissimo livello proponendo un contrasto particolare per una vera esplosione di sapori con asparago, fragola e Provolone Valpadana DOP piccante.
“La ricetta parte dai sapori del Provolone Valpadana DOP piccante, mi piace molto giocare nei contrasti – spiega lo chef Oggioni – seguo il filone marchesiano quindi sapori puliti semplici ma dai contrasti netti. Partendo dalla parte lattica e leggermente piccante del formaggio aggiungo una parte vegetale con l’asparago selvatico leggermente amaro sia cotto che crudo, per dare dolcezza al piatto ho utilizzato la fragola della basilicata e a rimarcare e esaltare le note piccanti del formaggio ho aggiunto una punta di wasabi”.
Sui contrasti che mette in pratica nelle sue creazioni lo che Oggioni spiega che “non mi piacciono i piatti “piatti”, per ogni preparazione è necessario un intervallo gustativo più o meno lieve per creare un’armonia, un gioco di sapori, che mai stanca il palato. E però importante riuscire ad equilibrare i sapori, grazie alla sensibilità di chi prepara il piatto per non rovinare il tema principale che caratterizza la pietanza”.
Ai giovani “consiglio di seguire la loro passioni. – conclude Oggioni – Io ho iniziato da lavapiatti e ho fatto tutta la gavetta la cosa non mi ha mai annoiato anzi mi ha sempre stimolato. Se un ragazzo inizia ad intraprendere questo percorso lo si nota subito; se ha voglia è un lavoro di servizio e di sacrificio ma se mossi dalla passione non ci si ferma davanti a nulla”.