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Gaza, Hamas: “Quanti ostaggi ancora in vita? Nessuno lo sa”

(Adnkronos) – “Nessuno ha idea” di quanti ostaggi trattenuti a Gaza siano ancora vivi. Lo ha detto alla Cnn un alto funzionario di Hamas, aggiungendo che qualsiasi accordo per rilasciarli deve includere garanzie di un cessate il fuoco permanente e del completo ritiro delle forze israeliane dalla Striscia. In un intervista all’emittente americana, il portavoce e membro dell’ufficio politico del gruppo islamista palestinese, Osama Hamdan, ha affermato che l’ultima proposta sul tavolo – un piano israeliano annunciato pubblicamente per la prima volta dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden alla fine del mese scorso – non soddisfa le richieste del gruppo per la fine della guerra. 

Hamdan ha aggiunto che Hamas ha bisogno di “una posizione chiara da parte di Israele sull’accettazione del cessate il fuoco, sul ritiro completo da Gaza e sul lasciare che i palestinesi determinino da soli il loro futuro, la ricostruzione, la fine dell’assedio… e siamo pronti a parlare di un accordo equo riguardo allo scambio di prigionieri”. Hamdan ha precisato che la durata del cessate il fuoco è una questione chiave per Hamas, che teme che Israele non abbia intenzione di portare a termine la seconda fase dell’accordo. La fine delle ostilità deve essere permanente, ha detto, e Israele deve ritirarsi completamente da Gaza.  

“Gli israeliani vogliono il cessate il fuoco solo per sei settimane e poi vogliono tornare a combattere. Gli americani, fino ad ora, non sono riusciti a convincere gli israeliani ad accettare un cessate il fuoco permanente”, ha detto ancore, aggiungendo che gli Stati Uniti debbano convincere Israele ad accettare un cessate il fuoco permanente come parte dell’accordo. 

Gli Stati Uniti, il Qatar e l’Egitto hanno però concordato che ora l’obiettivo è quello di convincere Hamas ad accettare il piano originario presentato dall’Amministrazione Biden per un cessate il fuoco, quindi senza modifiche. Lo scrive Axios citando un alto funzionario israeliano. ”Fino a quando non si porterà Hamas ad accettare il testo originario, nessuna delegazione israeliana sarà inviata al Cairo o a Doha per successivi colloqui”, ha aggiunto la fonte citata da Axios. 

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