Galimberti e Damini: ex sindaco
e storico insieme in un podcast

Gianluca Galimberti occupa di nuovo la scena dopo il mandato da sindaco che lo ha visto protagonista della vita politica cittadina negli ultimi 10 anni. E lo fa con un progetto realizzato insieme ai suoi collaboratori storici, tutti giovani anche se non più giovanissimi come quando contribuirono alla sua prima campagna elettorale seguendolo poi nella comunicazione per i due mandati.
L’iniziativa mette insieme filosofia e politica, valori etici e pratica quotidiana. Sono le 10 puntate del podcast “Prìncìpi”, scritto e pronunciato volutamente con due accenti, ideato dallo stesso Galimberti e realizzato insieme allo storico Guido Damini. Un dialogo di realpolitik in dieci puntate, dedicato innanzitutto ai giovani che desiderano impegnarsi in politica.
La prima puntata del podcast verrà pubblicata in versione audio e video su tutte le piattaforme (Spotify, Apple Podcasts, Spreaker e You Tube) a partire dal 18 luglio. Ogni settimana, verrà diffusa una nuova puntata.
Il progetto, curato da Trace, con art direction and sound design Dueper Studio, produzione e regia Pro Cremona, è stato presentato presso il ristorante La Bottega di Cremona dove è stato registrato. Sono intervenuti i due protagonisti, Gianluca Galimberti e Guido Damini, moderati dallo speaker di Radio Deejay Andrea Marchesi.
Nelle dieci puntate Guido Damini e l’ex sindaco di Cremona, come fece Niccolò Macchiavelli nel Principe, discutono di quel nobile e difficile mestiere che accompagna l’umanità, della Politica e dei suoi princìpi. Si rivolgono in particolare a giovani idealisti che vogliono fare del servizio alla comunità la loro ragione di vita, ma anche a tutti gli appassionati di Cremona e di politica locale.
L’esordio è sulla “cremonesità”, sul carattere dei cremonesi, con la puntata dal titolo “Sperum”, espressione dialettale tipica del cittadino di Cremona. Poi, il viaggio nell’amministrazione locale, approfondisce il ruolo del sindaco, il consenso, il campo amico e il campo “nemico”, le malelingue, la vita privata, la macchina comunale e le patate bollenti.
L’ultima puntata, dal titolo “Daje!”, è di prospettiva e motivazionale per Cremona e per “quel giovane politico
cremonese che ha un sogno di comunità e decide di spendersi per realizzarlo”.
“In un’epoca, difficile ed entusiasmante, in cui siamo sempre di corsa – sono le parole di Gianluca Galimberti – ci siamo fermati per pensare alla politica, anche con un sorriso e un pizzico di divertimento. Perché c’è bisogno di pensare emozionando la nostra ragione. La politica dovrebbe essere anche questo. Me ne sono convinto in questi anni di servizio come Sindaco a Cremona. Per fare questo podcast ho lavorato con giovani, ancora una volta imparando moltissimo da loro e nelle 10 puntate mi rivolgo in particolare a giovani condividendo, spero,
parole di senso. Per poi accorgermi ancora una volta che sono loro a suggerirle e sono loro ad avere quell’energia che salverà il mondo”.
“Quello che ho scritto a quattro mani con l’ex sindaco Galimberti – il commento di Guido Damini – non è il classico podcast autocelebrativo, quello dove si tirano le somme di un’amministrazione impeccabile e di un’opposizione gretta, incensandosi fino all’asfissia. No. In questo podcast abbiamo invece voluto parlare di quel nobile e difficile mestiere che ha accompagnato, accompagna e sempre accompagnerà, l’umanità nella sua forma associata in questa valle di lacrime: la politica. Far credere alla gente che essa sia cosa sporca, uno spreco da tagliare, serve a chi trae profitto personale dal disinteresse schifato della massa. Perché far politica ― ossia decidere come allocare le risorse pubbliche ― è il tritacarne dei giovani idealisti sprovveduti. Da lì l’idea: strutturare il podcast rivolgendosi ad un ipotetico giovane idealista che vuoi fare del servizio alla sua comunità una ragione di vita, offrendogli un prodotto audiovisivo che sa più del trattato politico che dell’intervista, una vera doccia fredda di realpolitik insomma”.
Alla presentazione hanno partecipato vecchi e nuovi compagni di strada di Galimberti, dalle ex assessore Maura Ruggeri e Rosita Viola, all’attuale assessore Simona Pasquali; dal capogruppo per 10 anni della lista civica del sindaco Enrico Manfredini alla new entry in Consiglio Paolo La Sala; dal Sovrintendente del teatro Ponchielli Andrea Cigni a Marco Turati, uno degli ideatori del Porte Aperte Festival, oltre alla giornalista Greta Filippini, portavoce di Galimberti nel primo mandato amministrativo e parte attiva di questo nuovo progetto. gbiagi