Peste suina, individuati due
nuovi focolai: cresce l'allarme
Cresce ancora l’allarme per la diffusione della Peste suina africana, i cui focolai stanno continuando ad aumentare, in modo quasi quotidiano. L’ultimissismo segnalato riguarda un allevamento di Costa de’ Nobili, in provincia di Pavia, comune che si trova a poco più di 30 chilometri dalla zona di restrizione (di livello 1) istituita nel Cremonese, ossia i comuni di Pizzighettone e Crotta d’Adda. Si tratta di un allevamento di circa 1.500 capi. Seguirà quindi una indagine epidemiologica, per verificare la situazione complessiva.
Non è tutto: è stato anche confermato un focolaio in un allevamento della provincia di Vercelli, dove il sospetto contagio era stato ipotizzato nei giorni scorsi. Segnali di un’epidemia ormai fuori controllo. A questo proposito, il Commissario Straordinario Giovanni Filippini, durante un incontro svoltosi a CremonaFiere la scorsa settimana, ha annunciato delle misure restrittive e di prevenzione ancora più serrate.
In provincia di Cremona sono 237 gli allevamenti di suini, di cui 3 presenti nella zona di restrizione istituita proprio nei giorni scorsi: risulta essere una delle province lombarde più attive in questo senso, e per tal motivo anche quella che risentirebbe maggiormente l’arrivo del contagio.
Finora, in quell’area, sono stati controllati 50 suini, risultati tutti negativi. Così come quelli verificati nel resto del territorio: 880 in tutto quelli testati. 32 sono stati invece i cinghiali verificati, anch’essi risultati tutti sani.
LaBos