Cronaca

Caso di Dengue a Scandolara Ripa
d'Oglio. Positiva anche al Covid

Un caso di Dengue a Scandolara Ripa d’Oglio è stato accertato dall’Ats Val Padana: a essere contagiata è una residente appena tornato dall’India. Le sue condizioni non sono gravi. L’amministrazione comunale ha immediatamente provveduto alla disinfestazione della zona del paese dopo abita il 40enne risultato positivo al virus. La donna aveva manifestato sintomi in un primo tempo riconducibili al Covid, e una volta in ospedale i medici hanno effettuato i tamponi sia per la Dengue che per il Covid. Il risultato è che la donna è positiva ad entrambi.

Una settimana fa a Cremona si era registrato un sospetto caso di Dengue, tanto che era scattata la disinfestazione straordinaria tra via Giuseppina e via Mantova. Una persona italiana aveva infatti manifestato i sintomi dopo essere tornata da un viaggio all’estero. Non c’è stato bisogno di ricovero.

La Dengue è una malattia virale prevalentemente diffusa nelle regioni tropicali e subtropicali del mondo. Si stima che circa la metà della popolazione mondiale viva in aree a rischio di contrarre l’infezione. Questa malattia è conosciuta da oltre due secoli, ma negli ultimi decenni si è assistito a un aumento della sua diffusione. Allo stato attuale si stanno registrando numerosi focolai epidemici in diverse parti del mondo in particolare in Centro e Sud America, in alcune regioni dell’Africa e nel Sud Est Asiatico anche se alcuni focolai più limitati sono stati registrati recentemente anche in Europa e Stati Uniti.

Quando una persona viene punta da una zanzara infetta, il virus invade il torrente circolatorio dove il virus può essere riscontrato mediamente per 2-7 giorni. Se una persona infetta viene punta da un’altra zanzara questa può trasmettere il virus ad altre persone che si ammalano pur non essendo mai state in aree endemiche per infezione da Dengue.

Dopo essere stati punti da una zanzara infetta, i sintomi possono manifestarsi entro 5-6 giorni. Il sintomo principale è rappresentato dalla febbre che spesso si presenta in associazione ad altri sintomi come mal di testa, dolore attorno e dietro gli occhi, dolori muscolari e articolari, nausea, vomito, eruzioni cutanee.

Sebbene la diagnosi di dengue sia frequentemente formulata in base ai sintomi osservati, per una conferma definitiva si può ricorrere a test di laboratorio. Questi test possono rilevare la presenza del virus o degli anticorpi specifici nel sangue del paziente.

La prevenzione si basa fondamentalmente sull’evitare le punture di zanzara. L’uso di repellenti cutanei, così come indossare indumenti impregnati di repellenti, utilizzare magliette a maniche lunghe e pantaloni lunghi e l’utilizzo di zanzariere rappresentano misure fondamentali. A livello comunitario, è essenziale intraprendere azioni per contrastare le zanzare vettori, come l’eliminazione dei ristagni d’acqua che rappresentano un habitat ottimale per la deposizione delle uova delle zanzare e le campagne di disinfestazione, per ridurre la popolazione di zanzare e, di conseguenza, il rischio di trasmissione. Da poco è anche disponibile un vaccino indicato per i viaggiatori verso zone endemiche per la dengue. Si tratta di un vaccino tetravalente vivo attenuato in grado di prevenire infezioni causate da uno qualsiasi dei quattro sierotipi del virus: è possibile somministrarlo in persone a partire dai 4 anni di età.

S.P.

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