Segreteria Pd, iniziato il percorso
verso le dimissioni di Vittore Soldo

Direzione provinciale del Pd riunita giovedi sera, con all’ordine del giorno il percorso che porterà alle dimissioni del segretario provinciale Vittore Soldo, annunciate da tempo. “Dopo l’annuncio ufficiale in questa sede incontrerò i vari territori, cremonese, casalasco e cremasco, incontrando poi i gruppi tematici, i giovani democratici, le donne, in modo tale da spiegare quali sono quelle che sono state le mie scelte e accompagnare verso quello che sarà il nuovo corso del PD. La decisione di lasciare la segreteria è funzionale ovviamente a questioni private, ho sempre detto che questo tipo di attività e questo ruolo richiede una dedizione, ma soprattutto tempo”.
“E’ necessario il confronto con tutta quella gente che non si sente più rappresentata e ascoltata“, aggiuge Soldo, che esce forte del successo di Andrea Virgilio in Comune. Insieme alla segreteria cittadina dunque “siamo riusciti a tenere il capoluogo – ha dichiarato – e poi ci siamo presentati alle elezioni provinciali in maniera compatta tanto che il risultato si è visto”.
Al momento non si fanno nomi sul futuro segretario provinciale, Soldo ha intenzione di chiudere la partita prima possibile. Una volta terminati gli incontri annunciati sul territorio, formalizzerà le dimissioni e consegnerà tutto nelle mani dell’assemblea provinciale presieduta da Giancarlo Storti che porterà avanti la scelta del nuovo segretario provinciale. Sarà l’assemblea a nominare il nuovo segretario: l’intenzione è quella di convergere su un nome.
Il futuro cosa riserva a Soldo? “Non smetto di fare politica – ha risposto – perché resta una passione, ho intenzione di accompagnare la federazione e i militanti, da semplice militante”. Infine un pensiero va ancora alle elezioni provinciali in particolare allo tsunami che ha coinvolto il centrodestra: “Grande rispetto nei confronti degli altri partiti politici- commenta – . Da un certo punto di vista credo che sarebbe opportuno che certe cose si possano risolvere all’interno del proprio partito”.
Silvia Galli