Dal carcere al lavoro in panetteria
Ma aveva la droga: torna dentro
Si trova in carcere per il reato di ricettazione, e a fine anno, una volta scontata la pena, sarebbe uscito. Invece è stato scoperto in possesso di droga, ed è finito in manette. Il giovane detenuto trovato con lo stupefacente era inserito all’interno di un progetto che gli offriva la possibilità di imparare un lavoro ed avviarsi verso un’autonomia.
Il ragazzo, 27 anni, lavorava nella panetteria di via Robolotti inaugurata due anni fa dalla cooperativa “Fratelli Tutti” presieduta da don Roberto Musa, cappellano del carcere, e faceva parte di un gruppo di giovani, sia detenuti che con fragilità, che si alternavano dietro il banco di vendita, o nel laboratorio, oppure nei vari servizi annessi, come ad esempio la consegna a domicilio. Il 27enne infarciva le brioches, le infornava e faceva anche le consegne.
Una volta finito il lavoro, rientrava in carcere, ma non dietro le sbarre, ma in una struttura alternativa, benchè sempre all’interno delle mura del penitenziario. Lo stupefacente di cui è stato trovato in possesso era in piccole quantità, ma ora per lui è sfumata la possibilità di uscire, con la delusione di tutti.
Il giovane è stato arrestato e oggi è stato accompagnato in tribunale per il giudizio direttissimo. Al termine dell’udienza il giudice ha convalidato l’arresto e ha accolto la richiesta di termini a difesa dell’avvocato Marco Bencivenga. Il processo è stato aggiornato al 19 dicembre, e nel frattempo il detenuto resta rinchiuso in carcere senza più la possibilità di uscire a lavorare.
Sara Pizzorni