Cronaca

Vasche di raccolta acque lungo
la tangenziale: il sopralluogo

Se non interverranno imprevisti di carattere tecnico e compatibilmente con le condizioni meteorologiche, si concluderanno entro gennaio 2025 i lavori di riqualificazione del sistema di raccolta delle acque piovane e delle aree di invaso permeabili per la soluzione degli allagamenti in via Monviso, altro importante progetto finanziato con i fondi che il Comune ha ottenuto nell’ambito del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).

Per verificare lo stato di attuazione dell’opera, il cui costo complessivo, compreso il cofinanziamento da parte del Comune, ammonta a circa 460.000,00 euro, nel pomeriggio di oggi il sindaco Andrea Virgilio, l’assessore con delega alla Mobilità Luca Zanacchi, l’assessore all’Ambiente Simona Pasquali, affiancati da Emanuele Stoppa e Riccardo Zelioli, rispettivamente dirigente del Settore Mobilità e responsabile del Servizio Viabilità, Suolo e sottosuolo del Comune, nonché Responsabile Unico di Progetto (RUP) e da Pietro Anglois, funzionario comunale, supporto al RUP, hanno compiuto un sopralluogo sul posto. Erano inoltre presenti Massimiliano Torresani, Silvio Borlenghi ed Ettore Pinelli (HS Engineering) per la Direzione lavori, Giuseppe Caccamo e Maurizio Rossetti per l’impresa HW Style (Consorzio stabile A.lpi.) che, insieme ai tecnici comunali, hanno illustrato agli amministratori i lavori realizzati, il 30% di quelli in programma.

Gli allagamenti del sottopasso ferroviario di via Monviso sono dovuti soprattutto agli eventi meteorologici di forte intensità, sempre più frequenti negli ultimi tempi, ma, dai sopralluoghi e dai rilievi effettuati tempo addietro con i tecnici di Padania Acque, sono emerse diverse criticità nella rete fognaria esistente, di tipo misto, che non è in grado di smaltire le portate di punta in occasione di eventi meteorici di media intensità. Questo situazione determina, a seconda dei casi, una riduzione o un’interruzione della viabilità con evidenti disagi per la cittadinanza.

La soluzione individuata per rimediare a questa criticità consiste nella realizzazione di vasche di laminazione e sub-dispersione delle acque piovane, così da minimizzare le portate e i volumi scaricati nella fognatura esistente, con notevole beneficio non solo del comparto del sottopasso, ma di tutta la rete fognaria a valle. La principale vasca di laminazione viene realizzata all’interno del bosco filtro a ridosso del sottopasso, sfruttando le radure presenti.

Il manufatto è composto da due comparti: uno impermeabilizzato, di piccolo volume ed estensione, dedicato alle acque di prima pioggia con maggior carico inquinante, e uno disperdente, di maggiori dimensioni, per la raccolta della maggior parte delle acque piovane. La prima vasca è dotata di un sistema di pompaggio per convogliare nella fognatura le acque di prima pioggia destinate alla depurazione. La portata pompata è molto bassa e compatibile con la fognatura esistente: un volume di circa 50 metri cubi e un’estensione di circa 100 metri quadrati. La seconda vasca, a fondo e pareti disperdenti, serve per raccogliere le acque meno inquinate solo dopo l’avvenuto riempimento della vasca di prima pioggia. La seconda vasca, sagomata in base all’alberatura esistente, ha un’estensione di circa 2.000-2.500 metri quadrati.

In estrema sintesi, l’opera si compone di cinque fasi tra loro collegate: rifacimento del sistema per lo smaltimento delle acque di pioggia del bacino di raccolta delle acque piovane a nord del sottopasso; rifacimento del sistema di smaltimento delle acque del bacino a sud del sottopasso; realizzazione di una nuova area umida all’interno del bosco filtro, posta tra la ferrovia Cremona-Fidenza e la Cascina Moreni, oltre che all’interno del Parco del Po e del Morbasco, dove, con la creazione di tre bacini, avverranno processi diversi finalizzati sia al trattamento delle acque di prima pioggia, sia alle esigenze di laminazione e infiltrazione nel sottosuolo delle seconde piogge, nonché alla creazione di habitat naturali che aumenteranno la biodiversità del bosco; stazione di sollevamento delle acque piovane e risagomatura del fosso di guardia; modellazione della rotonda e delle aiuole dello svincolo tra via Monviso, via Eridano e via Trebbia per evitare lo scorrimento delle acque piovane sulla superficie erbosa della rotonda verso le corsie dello svincolo.

“La soluzione degli allagamenti di via Monviso è un’opera che è attesa da moltissimi anni e finalmente all’inizio del 2025 vedrà la luce” – dichiarano gli assessori Simona Pasquali e Luca Zanacchi, che aggiungono: “Con il cambiamento climatico, le situazioni di piogge violente sono destinate ad aumentare, la realizzazione di questi impianti consentirà di porre rimedio ai disagi dovuti dagli allagamenti e all’interruzione della viabilità di via Monviso in caso di eventi estremi, oltre a prevedere anche il recupero di una parte delle acque a favore della biodiversità. Un lavoro che non è solo viabilistico, ma che ha importanti risvolti ambientali, di sicurezza e salvaguardia del territorio. Un ringraziamento ai tecnici del Comune per il lavoro svolto”.

Il servizio video di Simone Bacchetta

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