“L’arte della fuga” di Bach, nuovo
disco del Quartetto di Cremona
Un quarto di secolo di attività va celebrato in svariate occasioni, un modo certamente efficace è l’incisione discografica di un progetto affascinante: è “L’arte della fuga” di Bach, nuovo disco del Quartetto di Cremona, ensemble legato alla città di Stradivari dove è stato fondato nel Duemila e dove ora i suoi musicisti Cristiano Gualco (violino), Paolo Andreoli (violino), Simone Gramaglia (viola) e Giovanni Scaglione (violoncello) insegnano all’Accademia Stauffer formando le nuove generazioni di artisti.
L’idea è nata per intraprendere una sfida che ampliasse ulteriormente le conoscenze e più in generale la veduta del gruppo. Analizzando la partitura, i musicisti hanno deciso di mantenere le linee originali che Bach ha scritto, arrivando a suonare otto strumenti. Fra le particolarità del disco, spicca la copertina: ritrae la Grande Nebulosa di Orione fotografata da Cristiano Gualco, oggetto celeste in continua evoluzione proprio come “L’arte della fuga”.
Il servizio di Federica Priori