Cronaca

Un anno di lavoro per la Cgil,
il bilancio di Elena Curci

Si chiude un anno di impegno e mobilitazioni per la Cgil di Cremona, che traccia un bilancio del lavoro svolto nel 2024. Il sindacato, commenta la segretaria Elena Curci, “ha dimostrato ancora una volta di essere al fianco di lavoratori, lavoratrici e pensionati. In un contesto sociale e politico complesso, il sindacato ha affrontato sfide cruciali per tutelare diritti fondamentali e promuovere la giustizia sociale”.

Secondo Curci, “la Cgil è stata protagonista attiva nelle piazze e nei luoghi di lavoro. Lo sciopero generale del 29 novembre ha rappresentato il culmine di un anno intenso, in cui abbiamo affrontato temi centrali come la sicurezza sul lavoro, il potere d’acquisto e la tutela dei lavoratori nelle vertenze aziendali”.

Tra i traguardi locali del 2024 “spicca la firma del primo protocollo d’intesa con Confcommercio contro le discriminazioni di genere, un passo importante verso l’inclusività sul territorio, sperando che possa diventare un modello per altri settori. Tra marzo e maggio, grazie alla petizione “La Lombardia SiCura”, abbiamo raccolto oltre 90.000 firme per chiedere un sistema sanitario regionale efficiente e universale, consegnate a Regione Lombardia a giugno. Sempre a giugno abbiamo depositato 2 milioni di firme per i quesiti referendari per un lavoro stabile, dignitoso, tutelato e sicuro”.

“Nemmeno l’estate ha segnato una pausa per il nostro impegno” continua Curci. “In agosto abbiamo raccolto firme contro l’autonomia differenziata e per il diritto di cittadinanza, ribadendo il nostro impegno per un’Italia più unita e giusta, un’Italia di diritti e prospettive. A ottobre, decine di migliaia di persone sono scese in piazza per chiedere un cessate il fuoco in Palestina e in ogni luogo di conflitto, riaffermando che la pace è un valore fondante per la Cgil”.

Il 2024 è stato anche un anno di mobilitazioni per i rinnovi contrattuali, “fondamentali per affrontare il crescente costo della vita. Si sono mossi tutti i comparti: metalmeccanici, pubblico impiego, sanità, trasporti, scuola. Anche i pensionati non sono stati a guardare ed hanno riempito le piazze italiane per tutelare un potere d’acquisto che si sta sgretolando sempre di più, dopo una vita di lavoro, fatiche e contributi. Abbiamo lottato contro il caporalato, contro le delocalizzazioni e i licenziamenti, e per la tutela dei lavoratori e della loro dignità, come dimostrano, anche sul territorio, vertenze come quella della Intercos, che ha saputo tutelare i diritti di decine di lavoratrici nella nostra provincia”.

La sindacalista parla anche della situazione del Governo: “Il bilancio degli ultimi due anni di governo è negativo: lavoratori e pensionati hanno visto erodere il loro potere d’acquisto a causa dell’inflazione, i salari pubblici sono stati tagliati, con risorse per i rinnovi che coprono solo un terzo dell’inflazione, un segnale disastroso anche per i rinnovi privati. Tutto questo accade mentre il Servizio Sanitario Nazionale continua a essere sottofinanziato, con un finanziamento in rapporto al PIL che toccherà livelli record negativi nel 2027. Non ci sono investimenti in istruzione, ricerca o politiche industriali, il che significa non avere prospettive per il futuro.

La legge finanziaria, contro cui abbiamo scioperato, è, insomma, l’emblema di un approccio inadeguato, che ignora le esigenze reali del Paese e penalizza chi lavora o ha lavorato una vita. E non è vero che abbiamo scioperato solo con questo Governo: lo abbiamo fatto con Draghi, con Renzi, con questo esecutivo e continueremo a farlo se sarà necessario. Perché serve cambio di rotta: tassare rendite, extraprofitti e grandi patrimoni, combattere l’evasione e l’elusione fiscale, costruire un sistema fiscale equo e combattere l’austerità che ci aspetta per i prossimi sette anni in Europa sono passi indispensabili per uno sviluppo sostenibile e una giustizia sociale autentica”.

Ma l’impegno non si ferma: “La nostra storia insegna che le conquiste si ottengono con le lotte sindacali” conclude Curci. “Continueremo a lottare per il lavoro, i diritti e la giustizia sociale e anche nel 2025 saremo al fianco dei lavoratori, delle lavoratrici e dei pensionati per costruire un Paese più giusto. Con l’augurio che il nuovo anno porti maggiore equità, sicurezza e dignità per tutti, la Cgil di Cremona vi augura buone feste”.

 

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