Cronaca

Il questore punta sulla prevenzione
"Strumento essenziale di sicurezza"

Bilancio di fine anno sull'attività degli agenti della polizia di Stato

FOTO SESSA (da sinistra. Cristina, Vismara, Aragona, Belluso e Sabia)

Incontro di fine anno con la stampa per il questore Ottavio Aragona, insediatosi a Cremona lo scorso 7 ottobre. A quasi tre mesi al comando della Questura cremonese, oltre a riportare i numeri dell’attività, il questore ha puntato l’attenzione sulla prevenzione, che ha definito “lo strumento principale di cui servirsi per soddisfare le esigenze di sicurezza dei cittadini”. Quelli del questore Aragona sono stati comunque tre mesi impegnativi che hanno comportato un’attività molto intensa da parte della polizia di Stato.

“Si fa prevenzione attraverso l’attività di diversi Uffici della Questura”, ha detto Aragona. La Divisione Anticrimine è uno di questi: per compiti istituzionali adotta le misure di prevenzione nei confronti di soggetti ritenuti socialmente pericolosi. Sono stati emessi 105 avvisi orali, 73 fogli di via e 43 daspo (26 sportivi e 17 “Willy”, i divieti di accesso ad aree urbane contro la movida violenta). Poi il settore “delicatissimo” degli ammonimenti, che riguarda l’attività di prevenzione verso la violenza di genere. Complessivamente ne sono stati emessi 45. “Attraverso l’ammonimento”, ha spiegato il questore, “si ottiene anche un ulteriore risultato, abbattendo il rischio di recidiva, che può essere una delle cause della violenza di genere se non viene adottato in fase preventiva”.

Anche la Divisione Polizia Amministrativa e Sociale ha visto un’attività molto intensa attraverso i controlli dei locali pubblici che sono stati 61. Per due locali è stata adottata la sospensione della licenza. Per quando riguarda invece i passaporti, il questore ha parlato di numeri importanti: 12.592 passaporti emessi. “Un grande lavoro per venire incontro alle esigenze dei cittadini e per accorciare i tempi di rilascio. “La nostra Questura”, ha sottolineato Aragona, “si è sicuramente distinta per un certo virtuosismo anche nel contenimento dei tempi”.

L’Ufficio Immigrazione: a fonte di un’importante presenza di cittadini stranieri, sono stati consegnati 3.146 permessi di soggiorno e ne sono stati rinnovati 7.202, mentre sono stati adottati complessivamente 70 provvedimenti di espulsione dal nostro territorio. “Sono anche queste misure di prevenzione”, ha detto il questore, “in quanto servono per evitare che soggetti non integrati possano commettere reati”.

Per quanto riguarda l’attività repressiva, tra l’attività della Questura di Cremona e del Commissariato di Crema, sono stati effettuati 102 arresti e sono state indagate 661 persone.

La Questura è stata anche impegnata nella gestione degli eventi di ordine pubblico che hanno comportato un impegno molto rilevante in termini di uomini. Il questo settore, il questore ha ricordato l’evento, del tutto inedito, che si è tenuto a settembre: la Superbike, che ha avuto il suo esordio proprio quest’anno nel circuito di San Martino del Lago dove ci sono state 45.000 presenze con l’impiego di oltre 300 uomini.

Il questore ha sottolineato infine l’impegno della polizia e dei carabinieri nella lotta alla criminalità diffusa attraverso l’individuazione del gruppo di stranieri, maggiorenni e minorenni, che dal mese di ottobre fino a quando sono stati adottati i primi provvedimenti, si è reso responsabili di reati contro il patrimonio e contro la persona che “indubbiamente avevano destato una percezione di insicurezza pubblica a Cremona“. Nove le misure cautelari eseguite e un indagato in stato di libertà, “frutto non solo di una attività di intelligence, ma anche di un capillare controllo del territorio che si è svolto con il coinvolgimento di tutte le forze di polizia”.

“Per noi”, ha concluso Aragona, “la percezione di sicurezza dei cittadini è un dato oggettivo con cui ci dobbiamo confrontare, non è un concetto vago. Ce l’abbiamo dal diretto contatto con le persone, perchè il nostro compito è quello di stare in mezzo alla gente. Abbiamo gli strumenti per migliorare la percezione di sicurezza, e cioè l’attività di controllo del territorio, ma anche altri strumenti che sono stati presi in considerazione dal prefetto: la possibilità per il capoluogo e per i comuni della provincia di adottare delle misure che individuino delle zone dove il regolamento comunale può prevedere delle sanzioni amministrative laddove vi siano comportamenti che vanno contro il decoro urbano. Non solo: la legge sulla sicurezza urbana prevede anche la possibilità che si adottino misure di allontanamento da determinate zone della città di soggetti che tengono comportamenti non conformi al decoro urbano. Provvedimenti che se trasmessi al questore possono consentire l’adozione del daspo urbano. Bisogna fare rete con tutte le istituzioni“.

Alla conferenza stampa, oltre al questore erano presenti il vicario e primo dirigente Adele Belluso, il capo di Gabinetto Claudia Vismara, la dirigente della Squadra Mobile Giulia Cristina e la dirigente dell’Ufficio Immigrazione Rosaria Sabia.

Sara Pizzorni

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