Fappani, nuove testimonianze:
"La giornata era calma poi le urla"
Emergono nuovi dettagli relativi alla vicenda di Marsa Alam, che ha portato alla morte del turista romano Gianluca Di Gioia, aggredito da uno squalo, coinvolgendo il soncinese Peppino Fappani, che ha provato a salvare la vittima.
“Era una giornata molto tranquilla con condizioni di mare molto calme, poi all’improvviso si sono sentite le urla” ha commentato così il gestore di un centro immersioni egiziano a Mattino Cinque, rivivendo il momento dell’attacco da parte dello squalo tigre.
“I due italiani, come altri turisti, erano scesi dal pontile con maschera e pinne per fare il bagno e vedere la barriera corallina” ha continuato l’uomo, che non era sul posto ma aveva colleghi e dipendenti che stavano lavorando proprio con i turisti per le immersioni in zona a bordo di alcuni motoscafi e gommoni.
Come si vede nel video del turista tedesco, sono stati proprio gli scafi di alcuni visitatori a salvare Fappani. Tentativo di salvataggio anche per Di Gioia, estratto dalle acque egiziane, ma era già grave e purtroppo non ce l’ha fatta.