Decoro urbano, stretta del
Comune: reazioni della minoranza
Dopo la stretta voluta dall’amministrazione Virgilio per migliorare il decoro urbano nel cuore di Cremona, arrivano le prime reazioni.
Una scelta che coglie anche il favore della minoranza, soprattutto sui distributori automatici. Fratelli d’Italia sul tema aveva infatti espresso critiche e perplessità e presentato una mozione. “Naturalmente il tema dei distributori automatici non può comunque limitarsi ad una riduzione delle aperture numeriche in centro ma deve riguardare un po’ tutto il tema che ruota intorno a questi distributori di bevande, somministrazione di alimenti che sono comunque numerosi in questa città, che trovano collocazione anche fuori dal centro storico e che rappresentano dei punti molto sensibili per la cittadinanza perché rappresentano punti di aggregazione di bivacco che non fanno trasmettere una buona immagine della città nel suo complesso”: questo il commento del consigliere di minoranza Chiara Capelletti.
Per i giardini pubblici, l’intenzione dell’Amministrazione è quella di preservare l’area valorizzandone gli aspetti paesaggistici e architettonici, impedendo quindi che i giardini siano vissuti e utilizzati come una piazza libera. L’idea è quella di restituire l’immagine di giardini di pregio a una zona del centro storico che in molte occasioni è stata utilizzata come area di stazionamento di truck food o altre strutture impattanti che nel tempo hanno anche creato danni al contesto. L’area sarà ancora utilizzabile anche per eventi cittadini ma rispettando le indicazioni dell’amministrazione.
La decisione dell’amministrazione è stata condivisa anche dai commercianti. “Preservare i nostri giardini credo che sia una cosa giusta, se per preservarli è giusto spostare certe attività come i truck va benissimo, mi auguro che questo sia l’inizio di un procedimento che rivalorizzi i nostri giardini e che vengono utilizzati effettivamente per delle attività più consone al luogo di cui stiamo parlando” commenta Gaia Fortunati Presidente di Confesercenti. “Per quanto riguarda i negozi aperti 24 ore mi sembra giusto che non ne vengano aperti altri perché già quelli che ci sono e sono esistenti soprattutto nei centri storici sono luoghi di aggregazione e quindi comunque di disturbo per i residenti anche perché come sappiamo bene sono quasi tutti nel centro storico” conclude Fortunati.