Los Angeles: "Questi incendi ci
parlano di un futuro problematico"
Andrea Bonisoli Alquati, classe 1980, è un talento cremonese in trasferta. Professore di tossicologia ambientale alla California State University, vive da anni a Los Angeles, dove si appresta a tornare dopo il periodo delle feste passato in Italia e a Cremona. Attualmente conosce la situazione degli incendi soltanto tramite i racconti di amici e colleghi: “Ci sono decine di migliaia di persone sfollate, migliaia di persone che hanno perso le loro case”, racconta ai nostri microfoni.
“Danni che vengono già quantificati nell’ordine delle centinaia di miliardi di dollari. Sicuramente la situazione è tragica: io non ho visto ancora di persona, ma conosco colleghi, amici che hanno perso addirittura la scuola dei figli e non sanno dove manderanno i loro figli a scuola”.
Salva la zona in cui Bonisoli Alquati vive e lavora, ma il problema va oltre le fiamme e si allarga alla qualità dell’aria: “La zona dove io vivo e lavoro non è stata toccata direttamente dagli incendi, ma la regione è molto ampia e la qualità dell’aria è condizionata da questi fuochi, per cui ne siamo colpiti tutti. Ovviamente in maniera diversa rispetto alle persone che hanno perso la loro casa, alle quali va il nostro pensiero”.
La situazione ambientale è critica e apre uno spunto di riflessione anche per il futuro: “Il messaggio principale è che questi incendi ci parlano di un futuro problematico. Non solo per la California, ma per tutti i posti che abbiano un clima simile, quindi tutte le zone mediterranee del pianeta, tutte le zone che siano soggetti a incendi, incluso il nostro Mediterraneo. Questi incendi sono sempre più comuni e più estremi: si sta estendendo la stagione del fuoco. Questo si interseca con una serie di problematiche ecologiche, tra le quali la presenza di specie invasive che producono “carburante” per questi incendi; a loro volta gli incendi creano ulteriori spazi per queste specie, spazi che favoriscono la loro proliferazione e di conseguenza la nascita di nuovo combustibile per gli incendi futuri”.
Giovanni Rossi