Case di pregio, nuovo cantiere
in via del Cistello a Cremona
Si muove il mercato degli immobili di pregio in città. Lo dimostrano ristrutturazioni importanti come quella in corso da parte di Findonati nella ex Banca d’Italia su progetto di Stefano Boeri Architetti; il recupero dei piani superiori di Crédit Agricole in corso Mazzini e dell’ex assicurazioni Generali in corso Campi e, tra le ulime compravendite andate a buon fine, l’immobile di via del Cistello, laterale di via Gerolamo da Cremona. Vuoto e in declino da diversi anni, sulla facciata è comparso il cartello che annuncia l’avvio dei lavori, su progetto dello studio di architettura Arkpabi e dello studio di ingegneria MetroQ e a curare la parte commerciale è l’agenzia immobiliare Il Torrazzo.
L’immobile di via Gerolamo da Cremona si colloca in un contesto ricco di storia con palazzi come il Fodri e l’Ala Ponzone Cimino e confina con la ex filanda Bertarelli su cui svetta la famosa torre ciminiera – minareto, uno degli scorci più singolari dello skyline cittadino. Un luogo ricco di storia (l’ex filanda fu teatro nel 1877 della prima rivolta sindacale delle operaie a Cremona; e nel 1998 servì da set cinematografico per il film “Il Violino rosso”).
Nonostante questi segnali, Cremona appare arretrata rispetto alla media italiana delle città capoluogo per disponibilità di spesa da parte degli investitori immobiliari. Dall’ultima indagine di Tecnocasa, relativa a luglio 2024, si scopre che le compravendite di immobili tra i 475mila e i 629mila euro valgono lo 0,3% del totale, in linea con la media nazionale, mentre la fascia precedente (valori tra i 350mila e i 474mila euro) rappresenta lo 0,8% contro l’1,5% della media. Per contro, gli immobili di fascia più bassa, sotto i 119mila euro, rappresentano il 57,9% delle transazioni cittadine contro il 46% della media italiana. In questo segmento di mercato Cremona è terz’ultima tra i capoluoghi lombardi, seguita dalle città di Mantova (74,2%) e Sondrio (64,3%).
Giuliana Biagi