Caffè giuridico, l'avvocato Zontini
racconta Fellini ai colleghi

Proseguono gli appuntamenti con il Caffè giuridico, interessante rassegna organizzata dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Cremona che vuole offrire ai propri iscritti la possibilità di avvicinarsi anche a pagine note, o meno, di vari temi di cultura e di attualità, ma sempre coniugandole a spunti di giurisprudenza o cronaca processuale.
Lo scorso 24 gennaio un gruppo di legali cremonesi è stato condotto alla vista della mostra “Fantastico Fellini” dall’avvocato Alessandro Zontini che, unitamente all’amico Mauro Carrera, ha curato, per conto della Società Filodrammatica Cremonese, l’esposizione dedicata al celebre regista riminese con allestimento, tutt’ora in corso, presso la sala ex violini del Comune di Cremona.
Zontini ha illustrato le vicende artistiche di Federico Fellini rimarcando, in particolare, l’apporto che lo stesso ha fornito al mondo dei fumetti, genere letterario di cui era particolarmente “ghiotto”. Fellini, infatti, nasce come vignettista sulle pagine dei periodici satirici “Il Travaso” e “Marc’Aurelio”, ha collaborato ad innumerevoli progetti con Milo Manara, Vincenzo Mollica ed altri ancora ed è stato omaggiato per ben due volte anche sulla copertina di Topolino. E, a proposito di omaggi, Zontini, in veste di guida, ha ricordato l’eterogeneo mondo degli ammiratori del geniale regista, ammiratori che hanno, a più riprese, confessato di aver trovato in Fellini il proprio nume tutelare e di essersi ispirati ai suoi lavori per realizzare i propri capolavori.
Tra questi, Tim Burton, David Lynch, George Simenon, Clive Barker, Stanley Kubrick, Martin Scorsese, Robert Crumb, Matt Groening. Goscinny e Uderzo, i padri di Asterix e Obelix, nell’avventura “Asterix e gli Elvezi”, hanno riproposto una sequenza del film “Fellini Satyricon”, nominando il vivandiere degli antichi romani protagonisti del fumetto “Fellinus”. Addirittura Madonna voleva Fellini come regista del videoclip “Rain” dall’album Sex del 1993, operazione naufragata solo per le precarie condizioni di salute del regista.
Nel 1975 ricomparve sul grande schermo King Kong, in una nuova pellicola prodotta da Dino De Lurentiis. Nel corso del pomeriggio felliniano, Zontini ha ricordato come il grande produttore volesse affidare la regia della pellicola proprio a Federico Fellini. Proprio quel De Laurentiis che fece causa al regista portandolo in tribunale per violazione contrattuale. Il produttore, infatti, aveva investito ingenti patrimoni per la realizzazione del film “Il viaggio di G. Mastorna”, storico e complesso progetto del regista.
Federico Fellini, dopo una breve quanto grave malattia, venne dissuaso da Gustavo Rol, il celebre sensitivo suo amico, a non realizzare il film per motivi meramente scaramantici. La cosa, ovviamente, non fu gradita a De Laurentiis, che agì in giudizio contro il regista di cui arrivò a pignorare i anche beni. Poi si riappacificarono. Un’altra celebre causa ricordata da Zontini fu quella che Fellini avviò contro Silvio Berlusconi ed il suo gruppo televisivo. Avendo acquistato parte del catalogo dei film di Fellini, le reti Fininvest trasmettevano le pellicole in prima serata interrompendone la visione con numerosi inserti pubblicitari, pratica usuale per le televisioni commerciali.
Federico Fellini proposte in tribunale un ricorso ai sensi dell’art 700 c.p.c., un ricorso d’urgenza, contro questa prassi dichiarando che “non si interrompe un’emozione”, ma la domanda venne respinta. Berlusconi e Fellini non si amarono mai, ma il primo riconobbe sempre il secondo come uno dei grandi talenti italiani di tutti i tempi. Aspetto che è stato sottolineato da Zontini anche venerdì pomeriggio, tra richiami ai celebri film, ai numerosi libri e fumetti esposti in mostra ed a qualche interessante sentenza.
Il pubblico, composto da avvocati, ha apprezzato i richiami giurisprudenziali quanto quelli cinematografici e culturali in genere. Per chi non l’avesse ancora vista, l’esposizione è allestita fino al 16 febbraio 2025.