Cronaca

Omicidio di Borgo Loreto: chiesto
il processo con il rito abbreviato

Da destra, Marco Viti e Paolo Gamba

Si presenterà davanti al giudice per l’udienza preliminare il prossimo 3 luglio, Marco Viti, il 49enne accusato di omicidio volontario per aver ucciso con quattro coltellate il coinquilino Paolo Gamba, 44 anni, nella sua abitazione di via Patrioti al quartiere Borgo Loreto il pomeriggio del 28 ottobre dell’anno scorso.

L’imputato, che è in carcere, è assistito dall’avvocato Paolo Rossi, che ha chiesto di poter celebrare il processo con il rito abbreviato. Il 3 luglio il giudice deciderà se concedere il rito che consente lo sconto di un terzo della pena.

Secondo la versione resa dall’imputato, tossicodipendente, con alle spalle svariati precedenti come resistenza, lesioni e oltraggio a pubblico ufficiale, la lite con Gamba, che in passato lo aveva già ospitato, sarebbe scoppiata in quanto il padrone di casa voleva che se ne andasse.

L’avvocato Paolo Rossi

Il 49enne era uscito dal carcere da una decina di giorni e da un paio di giorni Gamba lo stava ospitando a casa sua.

“Abbiamo litigato perché non mi voleva più in casa. Voleva buttarmi fuori”, aveva raccontato a suo tempo Viti, che aveva invocato la legittima difesa: “Ci siamo insultati, poi ci siamo picchiati e a quel punto lui ha preso un coltello e mi ha ferito. Io ne ho preso un altro e mi sono difeso”.

Era stato lo stesso Viti, quel pomeriggio, a chiamare il 118, dicendo di aver ammazzato il 44enne, che era stato trovato dai soccorritori a letto ormai privo di vita. L’imputato, che ha gravi problemi di salute, era stato invece caricato in ambulanza e portato al pronto soccorso dell’ospedale dove i medici gli avevano curato la ferita all’addome.

Nel processo, la madre e le tre sorelle di Gamba si costituiranno parte civile attraverso l’avvocato Alessandro Vezzoni.

Sara Pizzorni

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