Cronaca

Dazi Usa al 15%, per Salini accordo
prudente e critiche infondate

Dopo mesi di trattative, in 75 minuti, siglato l’accordo commerciale preliminare con l’Unione Europea. Il presidente Trump e la presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen, dopo una breve riunione a porte chiuse, hanno concordato dazi sull’export europeo del 15%. L’Europa  acquisterà 750 miliardi di dollari in energie statunitense, investirà 600 miliardi in progetti americani e più equipaggiamento militare americano.

Per l’europarlamentare cremonese Massimiliano Salini, impatto negativo, ma minore del previsto, e ci saranno risvolti negativi anche per gli Stati Uniti e Trump: “L’Europa ha subito un colpo negativo, non c’è dubbio, ma ridimensionato rispetto alle aspettative, perché il 15% è in linea con gli accordi che anche altri hanno dovuto fare. Ci sarà un impatto negativo sicuramente per gli Stati Uniti, perché gli accordi per gli acquisti sono finti, erano già stati decisi in precedenza.  Gli acquisti energetici, gli acquisti sull’industria della difesa erano già programmati, quindi non sono una conquista di Trump, sono la conferma di ciò che già avremmo dovuto fare. Dal punto di vista delle dinamiche interne americane, Trump avrà un effetto negativo in termini di inflazione, e con ogni probabilità verrà punito dagli elettori nelle elezioni di midterm. Pessime le condizioni su acciaio e alluminio, ma la Ue sta perseguendo l’opzione dei mercati alternativi”.

-Per Salini l’Europa ora deve sfruttare questi momenti critici per completare le riforme:

“Come la revisione del Green Deal e il completamento degli accordi commerciali alternativi, come il Mercosur, oltre ad avviare quelli con altri interlocutori strategici a Oriente”.

-C’è chi dice che l’Europa avrebbe avuto un atteggiamento remissivo, secondo lei?

“La trovo una critica facile. Mi pare che invece l’Unione Europea abbia fatto un negoziato stringente, dove errori ci sono stati, ma sono stati determinati dal fatto che l’interlocutore è totalmente asimmetrico rispetto alle normali dinamiche diplomatiche. Questo negoziato sui dazi è stato condotto con la prudenza necessaria, perché noi abbiamo bisogno di mantenere le relazioni con gli Stati Uniti, e chi invocava la reazione muscolare probabilmente non conosce il livello di integrazione che c’è tra le due economie. Ripeto, a mio parere non è ancora detta l’ultima parola, potrebbero arrivare altre modifiche.

© Riproduzione riservata
Tag
Caricamento prossimi articoli in corso...