Cronaca

Sovraffollamento carceri, Piloni:
"Lavoro come strumento educativo"

Consigliere Piloni con direttrice Antonicelli e comandante Tognali

Incontro nella scorsa giornata del consigliere Pd, Matteo Piloni, con la direttrice Giulia Antonicelli e la comandante della Polizia Penitenziaria, Letizia Tognali, per approfondire due temi centrali: il lavoro e la sanità in ambito carcerario, insieme alle condizioni in cui si trovano i detenuti, soprattutto d’estate.

“Ringrazio la direttrice Giulia Antonicelli e la comandante della Polizia penitenziaria, Letizia Tognali, della casa circondariale di Cremona per la disponibilità a ricevermi per una visita e un colloquio. Nel nostro carcere ho trovato una situazione in linea con quanto già rilevato durante il mio precedente sopralluogo per quanto riguarda numeri e criticità, ma è positivo constatare l’apertura di una nuova sezione che ospita circa 60 detenuti con un regime di 12 ore di cella aperta. Si tratta di un passo avanti importante per favorire un percorso di responsabilizzazione delle persone ristrette”, dichiara Piloni, al termine della missione che ha svolto nell’istituto penitenziario.

“Purtroppo, il problema principale e che riguarda tutte le strutture penitenziarie, resta il sovraffollamento. A Cremona il carcere ha 380 posti e i detenuti sono 550. Anche per questo è fondamentale investire sul lavoro, dentro e fuori le mura del carcere, come strumento educativo della pena e come mezzo concreto per permettere ai detenuti di ricostruirsi una vita. Oggi sono 20 i detenuti impegnati in attività lavorative con contratti a tempo determinato o in tirocini. Un dato più alto rispetto al passato e che spero possa crescere”, continua il consigliere.

“Proprio sul tema del lavoro, di recente sono stati riattivati i tavoli interistituzionali sul carcere, promossi dal Comune di Cremona, con la partecipazione della direzione della struttura di Ca’ del Ferro e rappresentanti delle associazioni di categoria ed economiche. Ed è essenziale che questo tavolo continui a incontrarsi, allargandosi magari ad altre amministrazioni. Il carcere di Cremona non è un mondo a sé, ma una realtà che fa parte del nostro territorio. Il confronto e la conoscenza diretta della realtà carceraria possono generare proposte utili. Regione Lombardia può e deve fare la sua parte agevolando ogni azione che va nella direzione di educare il condannato e diminuire il rischio di recidiva”, aggiunge.

“A questo riguardo, come Gruppo regionale del Pd abbiamo ottenuto l’impegno di Regione ad acquistare ventilatori e deumidificatori da distribuire poi nelle carceri lombarde dove, in questi mesi, si sta soffrendo un gran caldo. Una proposta a cui abbiamo lavorato, seppur non di competenza regionale, ma che abbiamo ritenuto necessaria, ottenendo l’impegno da parte della Giunta a stanziare 100mila Euro, nel solco di quanto fatto recentemente anche dalla meritoria iniziativa della Camera Penale”, conclude Piloni.

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