Cronaca

Morte di Elisa, l'anniversario.
Sentenza civile attesa entro l'anno

Fiori e ricordi questa mattina sul luogo della morte di Elisa Conzadori (foto B12)

Erano da poco passate le 11 del 15 agosto 2020 quando il treno Codogno-Cremona travolse la Citroën C1 guidata da Elisa Conzadori, la 34enne di Pizzighettone, attesa in famiglia dopo una mattina di lavoro per festeggiare il Ferragosto. Un veloce processo penale ha portato all’archiviazione di qualsiasi accusa nei confronti di tre tecnici di RFI addetti alla manutenzione del passaggio a livello. Anche l’esposto contro Domenico Romaniello, perito del PM presentato per i reati di falsa perizia o interpretazione, non ha avuto seguito.

I familiari e gli avvocati hanno contestato il fatto che non siano stati ascoltati cinque testimoni presenti al momento della tragedia, mentre è stata considerata valida una perizia da più parti considerata lacunosa. Intanto la causa civile seguita dall’avvocato Fabio Sbravati è andata avanti ed è ormai alle fasi conclusive. Entro l’autunno saranno depositati gli ultimi atti e poi ci sarà la sentenza, forse già entro l’anno.

L’azione civile è contro RFI, custode del passaggio a livello in base all’articolo 2051 del Codice Civile, che stabilisce una forma di responsabilità oggettiva. Chi ha la custodia di una cosa è responsabile dei danni che questa causa, a prescindere da una eventuale responsabilità penale. La giudice del processo civile ha disposto una nuova perizia, relegando a mera ipotesi, per altro poco plausibile, quanto discusso durante il processo penale.

Una tragedia al momento senza responsabili che ha lasciato grande amarezza, come ricorda il sindaco di Pizzighettone Luca Moggi.“Io sinceramente ho rispetto delle istituzioni, ho rispetto del lavoro dei tribunali, però ritengo inaccettabile che non si sia arrivati ad una verità, perché il caso poi alla fine è stato archiviato, però ci sono ancora delle ombre e io dubito che non ci sia stato qualcosa che non è andato. Poi non sta a me attribuire le colpe, abbiamo anche approvato una mozione in consiglio comunale che andava in quella direzione”.

Dopo la morte di Elisa ci furono interventi tecnici immediati sul passaggio a livello. “Dirò anche di più – aggiunge Moggi –  la sensazione mia è che siano state accelerate le operazioni di eliminazione di tutte le barriere su quella tratta che va da Piadena a Codogno”.

Lo scorso anno per ricordare Elisa ci fu una camminata, quest’anno i familiari porteranno palloncini e fiori sulla lapide e vicino alle sbarre del passaggio a livello. Dopo cinque anni il ricordo a Pizzighettone è sempre vivo.

“Quando ho visto la mamma che il papà, l’anno scorso anche in consiglio comunale, li ho abbracciati. Non ho altre parole per poter lenire il loro dolore, credo che ci vogliano anni e poi ancora tanti anni. Io conservo una maglia che mi ha regalato la famiglia che riporta la fotografia di Elisa e chiede giustizia”, l’amara conclusione.

Giovanni Palisto

 

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