Cronaca

Morte Karim, raccolta fondi per
la famiglia. Il cordoglio a Crema

I soccorsi del giovane nell'Adda

Una raccolta fondi per la famiglia di Karim. A lanciare l’iniziativa è la cooperativa Arci Porto Sicuro di Crema, che gestiva la comunità frequentata dal giovane.

“Karim era un ragazzo di 17 anni, arrivato in Italia dopo un lungo viaggio da solo tramite le rotte migratorie nella speranza di trovare un futuro migliore.
E’ uno di quei ragazzi che il sistema chiama “minore straniere non accompagnato” ma che per noi era solo Karim” scrive in una nota la cooperativa.

“Inserito in una delle comunità da noi gestite lo abbiamo visto crescere in questi mesi nel sorriso ed anche nei pensieri, frequentava il corso di italiano presso il nostro centro diurno, partecipava alle attività proposte. Karim stava provando a vivere una normale vita di ragazzo adolescente in Italia”.

Dopo il tragico incidente, la cooperativa ha ricevuto moltissimi messaggi di solidarietà, “e tanta vicinanza abbiamo ricevuto dalle istituzioni e dalla grande rete solidale nella quale lo stesso Karim era inserito” continua Arci Porto Sicuro.

“Vogliamo ringraziare enormemente tutti e tutte per la vicinanza ed esprimere un sincero ringraziamento alle forze dell’ordine, ai sanitari e ai vigili del fuoco che hanno tentato il salvataggio del ragazzo”.

Ma la comunità vuole fare di più: “La nostra cooperativa ha preso contatti con la sua famiglia e soddisfacendo il loro desiderio sta lavorando per riportare il corpo nel Paese di origine non prima di una celebrazione ed un ultimo saluto da parte dei suoi tantissimi amici (della celebrazione verrà data comunicazione prossimamente)”.

Inoltre, anche su proposta dei compagni di comunità, la cooperativa ha deciso di lanciare una raccolta fondi per la famiglia del ragazzo, tramite l’iban IT77R0844157360000000057030 al quale è possibile donare con la causale “Donazione per M. K. A. M. H” e di mettere in campo anche attività proprie di finanziamento dell’iniziativa.

Sulla vicenda è intervenuto anche Fabio Bergamaschi, sindaco di Crema, che ha espresso “la vicinanza del Comune di Crema alla comunità di Arci Porto Sicuro per la morte del giovane Karim.

Conosco la passione che ogni operatore sociale mette nel proprio lavoro di accompagnamento all’integrazione dei minori stranieri non accompagnati loro affidati e posso quindi immaginare il sincero dolore che provano nella perdita di un “loro” ragazzo, cui ci uniamo, con un pensiero anche alla famiglia, lontana, che sicuramente riponeva grandi speranze per la nuova vita di Karim in Italia e in Europa.

Quale che sia il credo di ciascuno, quale che ne sia la cultura, per ogni persona la vita, il destino, il disegno di Dio rimangono un grande mistero che ci accomuna e ci affratella” conclude il primo cittadino. lb

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...