Fondi più trasparenti per gli eventi
culturali: la proposta di FI
Forza Italia trorna a chiedere più trasparenza all’amministrazione Virgilio in tema di finanziamento agli eventi culturali. “Alcune settimane fa”, dichiara oggi il consigliere comunale Andrea Carassai, “abbiamo messo in evidenza pubblicamente la forte necessità per Cremona di rivedere le modalità con cui vengono programmati e, soprattutto, finanziati con risorse pubbliche, quindi derivanti dalle tasse dei cittadini, gli eventi culturali da parte del Comune di Cremona nella nostra città. Oggi quella posizione diventa un impegno formale che, come gruppo consiliare di Forza Italia, ci prendiamo avendo ora depositato una mozione che propone una riforma profonda del sistema di finanziamento e programmazione culturale del Comune di Cremona. L’obiettivo è quindi rendere più trasparente, strategica e sostenibile la gestione delle risorse destinate agli eventi culturali”.
Secondo il capogruppo del partito di opposizione, “la mozione evidenzia come, negli ultimi anni, l’erogazione di contributi pubblici a fondo perduto sia avvenuta in modo spesso discrezionale, sulla base di un regolamento datato e privo di criteri misurabili”.
Seguono le proposte: “Creazione di due linee di contributo distinte: una per il volontariato culturale locale, basata su convenzioni e criteri sociali; l’altra per gli operatori professionali, regolata tramite bandi pubblici trasparenti e meritocratici; l’adozione di un nuovo Regolamento per i contributi culturali, con obblighi di rendicontazione e valutazione dell’impatto economico, sociale e culturale; la pubblicazione annuale dei contributi concessi, con dettagli su importi, beneficiari e risultati degli eventi; l’istituzione di una Consulta cittadina per la Cultura, con funzioni consultive, propositive e di verifica, che coinvolga rappresentanti di enti culturali, scuole, università, associazioni di categoria e cittadinanza attiva; la promozione di una pianificazione culturale partecipata, per migliorare il coordinamento tra eventi, aumentarne la visibilità, evitare le sovrapposizioni e stimolare sinergie tra pubblico, privato e terzo settore; l’avvio di collaborazioni con altri Comuni del territorio, per costruire un circuito culturale sovralocale”.