Caso Centropadane: "Si faccia
chiarezza sui licenziamenti"
“Colpisce la mancanza di comunicazione tra i soci, il Consiglio di Amministrazione, il Direttore Generale e i dipendenti, questi ultimi chiamati a portare il peso più grave di una crisi che si sta trascinando nella sostanziale indifferenza di chi ha la responsabilità di agire e non lo fa è”.
Il Gruppo Consigliare “Centrodestra per Cremona” nelle figure di Valeria Patelli, Gianni Rossoni, Filippo Raglio, esprime preoccupazione per i licenziamenti di 4 dipendenti di Centropadane.
“Nei mesi scorsi abbiamo evidenziato come la Provincia di Cremona nel 2024 e nel 2025 abbia contribuito ad aggravare notevolmente il quadro economico della società, affidando a professionisti esterni incarichi per centinaia di migliaia di euro che avrebbero potuto essere svolti dalla società Centropadane, viste le competenze tecniche” prosegue il gruppo in una nota. “Era stato chiesto pubblicamente al Presidente della Provincia di bocciare il Piano di Risanamento e di impegnarsi insieme agli altri soci a mettere in campo azioni di rilancio della società”.
Secondo il gruppo a nulla è valsa la tiepida lettera inviata da Mariani ai vertici della società che non ha fermato i licenziamenti di quattro lavoratori, a cui si sono aggiunte altre dimissioni spontanee. L’accusa è anche quella della imminente presentazione del presunto e revisionato piano di risanamento al socio Provincia di Brescia senza essere stato presentato preventivamente al Consiglio Provinciale. “Le persone che lavorano per Centropadane S.r.l. e le loro famiglie meritano considerazione e rispetto” accusa il gruppo consigliare che rinnova quindi l’invito al Presidente Mariani di convocare urgentemente il Consiglio Provinciale al fine di discutere gli ordini del giorno presentati e illustrare il nuovo piano di rilancio della società.