Matteo Piloni: "Sanità da rivedere,
a metà ottobre la proposta del PD"
La sanità lombarda resta al centro del dibattito politico e delle preoccupazioni dei cittadini. A denunciarne criticità e disfunzioni è il consigliere regionale del Partito Democratico Matteo Piloni, che da tempo sottolinea l’urgenza di ricostruire la sanità territoriale e reinvestire nel servizio pubblico, riducendo le liste d’attesa che spingono troppe persone a rinunciare a curarsi o a ricorrere al privato.
“L’incontro di stasera – ha spiegato Piloni – si inserisce nel percorso che, come Partito Democratico a livello lombardo, nazionale, cremonese, cremasco e casalasco, stiamo portando avanti da tempo. Si tratta di discutere e approfondire la situazione della nostra sanità, della sanità regionale e territoriale, per migliorarla e per dare risposte ai cittadini che purtroppo non le stanno ottenendo. Le liste d’attesa sono sempre più lunghe, aumentano le persone che rinunciano a curarsi per motivi economici. Noi crediamo che questi due aspetti siano tra i prioritari, perché caratterizzano una situazione che non può più essere accettata. La sanità, e soprattutto il diritto alla salute, non viene rispettato. Noi vogliamo assolutamente cambiarla”.
Per Piloni il quadro è un “insostenibile ricatto per i cittadini”, al quale il Pd intende contrapporre una proposta. “Il 18 settembre, in Commissione Sanità – prosegue il consigliere del PD -, verrà discussa e votata la nostra proposta di legge per migliorare la sanità in Lombardia. È una proposta che parte da un aspetto fondamentale: il servizio pubblico e quello privato non sono la stessa cosa e bisogna rafforzare il servizio pubblico, riprendendo i principi ispiratori della legge nazionale del 1978. A metà ottobre, la nostra proposta di legge di iniziativa popolare arriverà in Consiglio regionale. Quella sarà una grandissima occasione per guardarci in faccia e capire chi davvero vuole cambiare la sanità sui nostri territori e nella nostra regione, con lo scopo di dare risposte ai cittadini. Noi siamo impegnati per questo e continueremo a esserlo”.
E sulla Festa dell’Unità arriva il plauso per la scelta di cambiare… “Quest’anno la Festa dell’Unità ha cambiato location e anche modalità. È una scommessa, e ogni tanto ci vuole coraggio. Per questo ringrazio il segretario cittadino Roberto Galletti, il direttivo, tutti i compagni e gli amici della città di Cremona che hanno deciso, con coraggio, di organizzare una festa nuova in un posto assolutamente nuovo. È una scommessa fatta con coraggio che celebra gli ottant’anni delle Feste dell’Unità e che a Cremona non poteva mancare. È una festa dove c’è buon cibo, buona musica, tanti giovani che possono essere coinvolti e anche spazi di dibattito, dove approfondiamo i temi locali, regionali e nazionali. Non tanti altri partiti fanno così. Noi abbiamo le nostre idee, le nostre proposte e creiamo occasioni di dibattito, di confronto e di ascolto, proprio per parlare di tanti temi”.