Lo "Stauffer ex Cristiani" risuona
in Auditorium dopo il restauro
Dopo un importante e meticoloso restauro, il leggendario violoncello “Stauffer ex Cristiani”, costruito da Stradivari nel 1700 ha ritrovato il suo respiro. È stato lui il protagonista indiscusso del pomeriggio speciale che si è tenuto all’Auditorium Arvedi del Museo del Violino di Cremona: a restituirgli “la voce” è stato il giovane violoncellista Paolo Tedesco.
Un programma già di per sé prestigioso, arricchito grazie al suono di altri strumenti suonati dallo Stauffer Cello Quartet, che dopo i discorsi iniziali ha preceduto il vero e proprio “svelamento”.
Acquistato grazie alla consulenza di Charles Beare, uno tra i maggiori conoscitori di strumenti ad arco al mondo, e custodito al Museo del Violino, questo capolavoro della liuteria settecentesca ha subito un delicato intervento di restauro. Racconta Riccardo Angeloni, Conservatore del Museo del Violino: “Porta due nomi importanti, quello della Fondazione Stauffer, che ne è proprietaria e che da tanti anni qui a Cremona promuove la liuteria, e quello di Lisa Cristiani, una virtuosa del violoncello del periodo romantico che ne fece il suo compagno fidato di palcoscenico”.
E sugli interventi eseguiti: “Si conclude questo vero e proprio intervento di restauro, fatto per il futuro. Un restauro che non arriva in un momento in cui lo strumento non poteva più suonare o aveva dei gravi danneggiamenti, ma fatto dopo anni di studi dello stato di conservazione del manufatto, resi possibili soprattutto grazie alla rete di competenze che si trova qui a Cremona”.