Troppa Brindisi per la Juvi
Sconfitta pesante 85 a 60
Brindisi fa valere profondità e ritmo. La Ferraroni Juvi Cremona cade 85-60 al PalaPentassuglia nella seconda giornata di A2, partita in salita già sul 27-17 al 10’ e sul 53-30 all’intervallo. La fiammata in avvio di terzo non basta a invertire l’inerzia. È una sconfitta preventivabile per valore dell’avversario ma fa male per come è maturata soprattutto nel secondo quarto, quando Brindisi ha cominciato a capitalizzare palle perse e rimbalzi d’attacco. Ora si torna tra le mura del PalaRadi per altre due gare del “trittico” tosto: dopo Brindisi, i gigliati affronteranno Rimini e Avellino.
Avvio a trazione Valtur: Brindisi è pulita nelle letture e solida dietro, spinge sull’acceleratore in avvio fino a toccare il 15-7 e indurre Luca Bechi al timeout. La Ferraroni cambia 3/5 dei protagonisti in quintetto, dentro Panni, Barbante e Dal Cadia per McConico, Morgillo e Bartoli, e trova subito ossigeno con la tripla di Panni per il -5. Brindisi però resta lucida, alza il ritmo e scappa fino al 27-14 mentre la Juvi forza un paio di soluzioni e spreca possessi pesanti. L’ultimo lampo è oroamaranto, con il capitano a segno allo scadere. Primo quarto 27-17, percentuali eloquenti: 88% da due per i padroni di casa, 44% per la Ferraroni.
Secondo periodo in salita per la Ferraroni Juvi Cremona: contratta, perde palloni che la Valtur Brindisi trasforma in punti, anche con episodi fortunosi. Bechi spende un altro timeout, ma l’inerzia non cambia. Brindisi accelera in transizione e a rimbalzo d’attacco, la Juvi si incarta sulle linee di penetrazione e dall’arco a metà del quarto era ferma a 4/11. Il divario tocca i venti e resta tale fino all’intervallo: 53-30. Radonjic a 13, Alessandro Panni tiene in piedi gli oroamaranto con 12.
La Juvi rientra con faccia diversa. Aggredisce le linee di passaggio, corre. Il 5-0 iniziale firmato da McConico e Allinei prova a riaprire il discorso (53-35). Copeland risponde dall’arco, ma Billy Garrett tiene accesa la fiammella con due liberi per il -19 (56-37). È un lampo. Ciciarini rimette in ordine il ritmo dei pugliesi, Brindisi torna a muovere la palla con pazienza e trova tiri piedi a terra. Cremona, dopo l’impennata, ricade nelle imprecisioni del primo tempo: un paio di possessi affrettati, un rimbalzo offensivo concesso, l’inerzia che scivola di nuovo dalla parte della Valtur. Bechi ferma tutto e prova a ricaricare la squadra. Brindisi però resta intensa su ogni linea, alza la pressione e, senza accontentarsi del margine, allunga fino alla soglia dei trenta. Il -30 arriva nel finale di periodo. Tabellone che recita 70-44 al 30’.
Il quarto periodo è sicuramente il migliore per la Juvi, che riesce a rientrare fino al -22 (72-50). Panni prende in mano i possessi, McConico continua a produrre dal mid-range, la squadra alza la qualità dei passaggi e riduce gli errori: il parziale riporta fino al -22 (72-50), complice un calo fisiologico per la squadra di Bucchi che comincia a centellinare le energie, ma spegne ogni tentativo di rientro e accompagna la gara in porto senza strappi. Sirena sul 85-60. Nel tabellino Juvi spiccano i 19 di Travis McConico e i 12 di Alessandro Panni. Bene anche Vecchiola a cui il coach concede oltre 25 minuti di gara e lui risponde con 7 punti, 7 falli subiti e 4 rimbalzi. Segnali utili in vista del ritorno al PalaRadi.
Cristina Coppola