Chiesa

Ordinati in Cattedrale
cinque nuovi Diaconi

I nuovi diaconi ordinati (foto Diocesi)

Ordinati domenica sera in Cattedrale 5 nuovi diaconi della Diocesi di Cremona. Sono Gabriele Donati, 32 anni, di Pandino; Daniel Dossou, 39 anni, della diocesi di Kpalimé (Togo); Alessandro Galluzzi, 24 anni, di Pizzighettone; Massimo Serina, 30 anni, di Rivolta d’Adda; e Fabrice Sowou, 35 anni, della diocesi di Lomé (Togo). A renderlo noto è il sito della Diocesi.

Accanto ai nuovi diaconi, un’assemblea “così gioiosa, così affettuosa nei vostri confronti, così espressione della bellezza della nostra Chiesa diocesana”, come l’ha definita il vescovo Antonio Napolioni. La celebrazione, infatti, è stata molto partecipata dalle famiglie, dai fedeli delle comunità di origine dei ragazzi e dalle parrocchie dove hanno svolto il servizio pastorale negli anni di formazione, insieme a un presbiterio ricco di sacerdoti e diaconi, un’unica grande famiglia radunata attorno all’altare per un momento di particolare emozione per la Chiesa cremonese.

La vocazione dei cinque è stata confermata dalla Chiesa durante il rito di ordinazione, iniziato dopo la proclamazione del Vangelo, con la presentazione dei candidati e la loro “elezione”.

A tutti si è rivolta l’omelia del vescovo, diretta soprattutto ai cinque ordinandi, i quali hanno ascoltato in prima fila la riflessione, che ha toccato anche il senso profondo della loro vocazione: “Voi ricevete oggi il Vangelo e diventerete, come diaconi, ministri della carità, del servizio e dell’attenzione ai più deboli” ha detto.

Mons. Napolioni ha ricordato come il diaconato nasca dalla denuncia delle ingiustizie e dal servizio ai poveri, richiamando l’esempio dei primi diaconi istituiti dagli apostoli.

Dopo l’omelia i cinque candidati sono stati interrogati circa gli impegni propri dell’ordine diaconale. È seguito il canto delle litanie dei santi da parte del coro della Cattedrale, per l’occasione insieme ai cori di Pandino e Piadena, mentre i cinque giovani erano prostrati a terra in umile e silenziosa preghiera. Poi la parte centrale del rito con l’imposizione delle mani da parte del vescovo e la preghiera di ordinazione.

Quindi la liturgia è continuata con i riti esplicativi: la vestizione dell’abito proprio (stola e dalmatica), poi la consegna del libro dei Vangeli, momento nel quale si è chiesto ai cinque giovani di “vivere ciò che ricevono”: la Parola. A conclusione di questo momento forte è arrivato l’abbraccio di pace con il vescovo Antonio Napolioni, l’emerito Dante Lafranconi e i diaconi permanenti, insieme anche ai compagni di studi delle altre diocesi già ordinati diaconi.

La Messa è proseguita nel raccoglimento con i cinque ordinati che hanno servito all’altare e si è conclusa con la “gratitudine immensa al Signore per il coraggio nell’aver chiamato a scommettere la propria vita su di Lui”, espressa dal vescovo Napolioni ai nuovi diaconi, ma estesa anche a tutta la comunità, comprese quelle più lontane.

Nei prossimi mesi, in attesa dell’ordinazione sacerdotale, i cinque ordinati concluderanno gli studi teologici svolgendo il proprio ministero da diaconi a servizio della Chiesa locale, ciascuno nelle realtà che saranno loro affidate.

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