Spettacolo

Con la Carmen inaugurata
la stagione d'opera del Ponchielli

Alcuni momenti della serata (Foto Studio B12)

Il pubblico delle grandi occasioni ha affollato la platea del teatro Ponchielli rimessa a nuovo con le poltroncine appena inaugurate, per assistere alla prima della Stagione Lirica, che si è aperta con una frizzante rappresentazione della Carmen di Bizet, messa in scena dal regista Stefano Vizioli.

Un fuori programma ha aperto la rappresentazione: il Sovrintendente Andrea Nocerino, ha affiancato maestranze, lavoratori e musicisti, che hanno sfilato sul palco in segno di solidarietà contro la guerra a Gaza.

“Le artiste e gli artisti non hanno il potere di fermare le armi ma sentono il dovere di riaffermare i valori della pace, della giustizia e della convivenza” hanno detto, leggendo un messaggio. “Non possiamo e non vogliamo essere coinvolti nell’indifferenza“.

È quindi seguito un minuto di silenzio per le vittime di Gaza, conclusosi con un partecipato applauso del pubblico.

È toccato poi all’orchestra I Pomeriggi musicali, diretta da Sergio Alapont, di dare il via alla musica, portando in scena la forza di un’opera senza tempo, che in questo allestimento si è caratterizzata per un minimalismo potente, scevro da ogni folklorismo, per concentrare l’attenzione sui protagonisti, sulla loro solitudine e sull’ineluttabilità del loro destino.

La scena ideata da Emanuele Sinisi resta quasi immutata lungo i quattro atti: dalla piazza di una città ferita dalla guerra ai locali rumorosi e caotici, dal teschio che emerge nel preludio al tappeto di fiori rossi che invade la scena nel secondo atto.

Brillante l’interpretazione della protagonista: Emanuela Pascu è una Carmen intensa, dalla voce calda e sicura, un po’ seduttiva e un po’ tragica, ora civettuola ora ironica.

Tormentato e ossessionato invece il don Josè interpretato da Joseph Dahdah. Molto apprezzati anche la Micaela di Rocío Faus, con una voce luminosa e convincente e Pablo Ruiz  nei panni di un Escamillo carismatico.

Il Coro di OperaLombardia, preparato da Diego Maccagnola, ha mostrato coesione e precisione, arricchito dalle voci bianche dei Piccoli Musici diretti da Mario Mora.

Mirabile anche il lavoro dell’orchestra, che ha saputo interpretare al meglio la tensione drammatica dell’opera, sostenendone la narrazione con ritmo e continuità.

Non è mancata la risposta del pubblico, che ha regalato diversi applausi a scena aperta e una standing ovation finale.

Laura Bosio

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