Viaggio in Sardegna inesistente
Cliente truffata, 46enne condannata
Una 46enne di Treviglio, legale rappresentante di una ditta individuale nei servizi di assistenza turistica con sede ad Agnadello, è stata condannata a dieci mesi di reclusione per truffa, con l’aggravante di aver commesso il reato con abuso di prestazione d’opera. Per l’imputata, il pm aveva chiesto otto mesi. Nei confronti della 46enne, il giudice ha revocato la sospensione condizionale della pena concessa dal tribunale di Bergamo, e come risarcimento alla cliente, parte civile con l’avvocato Roberto Cremonesi, ha disposto una provvisionale di 1.900 euro, il costo della vacanza che avrebbe dovuto avere come destinazione Villasimius. Non era la prima volta che la donna si rivolgeva a quell’agenzia, e si era sempre trovata bene. Stavolta, invece, è andata in scena la truffa.
L’imputata le aveva venduto un soggiorno dal 21 al 28 agosto del 2021 in un villaggio turistico in Sardegna, comprensivo di assicurazione che la vittima del raggiro aveva pagato con un bonifico bancario di 1.900 euro intestandolo alla società. La cliente, che sarebbe partita con i suoi due figli di uno e tre anni, aveva poi scoperto, poco prima di partire, che il viaggio era inesistente e che l’assicurazione non era mai stata attivata. Se n’era accorta da un controllo su internet e poi telefonando in Sardegna. Lì si era sentita dire che non c’era nulla di prenotato.
“La mia assistita”, ha sostenuto l’avvocato Cremonesi nell’atto di costituzione di parte civile, “è stata tratta in inganno da una persona su cui riponeva fiducia. I comportamenti dell’imputata hanno peraltro compromesso il sereno trascorrimento delle ferie estive per l’intera famiglia, compresi i due bambini, contesto che ha inevitabilmente aggravato l’ingiusto turbamento dello stato d’animo già ingenerato nella persona offesa”.
Sara Pizzorni