Cronaca

"Dal centro spariti circa 50 posti
bici": interrogazione della Lega

Le rastrelliere che erano posizionate sotto la Banca d'Italia

Diversi stalli per biciclette spariti nel nulla e mai più riposizionati: a sollevare la questione è il consigliere comunale Jane Alquati (Lega), che ha presentato una interrogazione al sindaco e alla Giunta.

“Nella via Attilio Boldori, nei pressi del civico 2 (ex Banca d’ItaIia) sulla pubblica via, erano installati e ancorati neII’asfaIto n. 6 stalli di sosta amovibili per il posteggio di velocipedi e ogni stallo presentava 3 rastrelliere, per complessivi 18 posteggi per velocipedi” si legge nel documento.

Altri ancora, sono spariti da “Corso Vittorio Emanuele, nei pressi del civico 1 (ex Banca d’ItaIia), dove erano “installati e ancorati alI’asfaIto 2 stalli di sosta per il posteggio di velocipedi, che presentavano 6 rastrelliere ciascuno, per complessivi 12 posteggi, nonché n. 5 rastrelliere a raso rimovibili, per complessivi 25 posteggi per bici“.

A seguito dei Iavori di ristrutturazione ad uso di private abitazioni dei locali occupati dalI’ex Banca d’ltaIia, detti stalli sono stati rimossi in entrambe le vie. E nonostante “I’uItimazione dei Iavori presso dette abitazioni private, gli stalli rimossi da entrambe le vie non sono stati, ad oggi, ripristinati“.

A questo proposito, la consigliera evidenzia come “l’eliminazione di oltre 50 parcheggi per velocipedi in centro urbano non incentiva di certo l’uso di detti mezzi, in quanto il cittadino non sa più ove posteggiare in sicurezza la propria bicicletta, disincentivando la mobilità sostenibile e incentivando l’uso dei veicoli a motore e l’inquinamento”.

Per questo chiede al Comune: “quali azioni si intendano intraprendere per il ripristino di detti stalli di sosta per velocipedi, in funzione della posizione strategica ove erano posizionati, cioè in prossimità della sede della Posta Centrale, dell’area del mercato comunale e dei numerosi negozi del centro storico cittadino”, ma anche “di conoscere le ordinanze comunali con cui è stata autorizzata la rimozione e dove si trova quanto rimosso, essendo di proprietà comunale”.

Non solo: il documento chiede “in caso non sia stata autorizzata la rimozione, quali azioni l’amministrazione comunale intenda intraprendere per identificare gli autori delle rimozioni” e “in caso non sia previsto il ripristino in loco, si chiede di conoscere ove l’amministrazione abbia valutato di ubicare i 50 stalli di sosta nella zona del centro storico”.

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