Calo di 6000 auto in 13 anni in
via Giordano: numeri poco credibili
Egregio Direttore,
la sovrapposizione di due distinte rilevazioni, risalenti al 2012 e al 2025, secondo l’amministrazione comunale di Cremona consentirebbe di dimostrare che, in Via Giordano, il traffico stradale si è ridotto in 13 anni di più di 6.000 veicoli al giorno, passando dagli oltre 23.000 agli attuali 17.000.
Un sensibile calo del 27%, verificatosi giusto in quella arteria cittadina, spontaneamente, in assenza di una qualsivoglia modifica strutturale o viabilistica ed in apparente controtendenza rispetto ad un parco veicolare in costante, generale aumento dal 2000, che nella sola Lombardia, dal 2010 al 2024, ha registrato un incremento del 12,87% (fonte ACI/PRA).
Credo ci sia di che restare stupefatti, non tanto per i numeri dati in pasto ai cittadini, quanto per l’insistente impudenza con la quale l’amministrazione in carica sottovaluta la loro intelligenza.
L’assessore Zanacchi, toccando sempre più vertiginosi picchi di coraggio, rincara la dose: il calo sarebbe attribuibile alla sistemazione dei passaggi pedonali, alla rotatoria di nuova costruzione e all’insediamento del supermercato. Un coraggio ben poco edificante, ostentato verso chi non ha efficaci strumenti per difendersene.
È opportuno ricordare che, in epoca relativamente molto recente, precisamente in data 8 Luglio 2024, organi di informazione locali rendevano nota la pubblicazione di un report, realizzato da “TerrAria srl” nell’ambito del piano di azione sul contenimento del rumore delle infrastrutture stradali comunali, da cui si poteva evincere che il flusso veicolare di via Giordano fosse pari a 7.711.589 mezzi motorizzati all’anno, corrispondente ad una media di 21.127 autoveicoli al giorno.
La stessa fonte precisava che il documento sarebbe stato trasmesso a Regione Lombardia e al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio dove, devo ritenere, risulta tuttora depositato. Cremona merita di più.