Cronaca

Ocrim riqualifica l'ex Piacenza
Altre aree attendono il recupero

foto studio B12

Con l’inserimento dell’area ex Piacenza di via Milano 20 nell’elenco comunale delle aree dismesse che presentano criticità, si perfeziona il recupero da parte di Ocrim, che aveva acquistato il sito nel 2023. Il  consiglio comunale di lunedi scorso ha dato il via libera all’inserimento dell’area di circa 20mila metri quadrati tra quelle che possono godere di particolari agevolazioni edificatorie, secondo la legge regionale 12 del 2005, con contestuale indicazione dell‘interesse pubblico alla riqualificazione. D’altra parte nel 2014 era emerso quanto fossero gravi le condizioni igienico ambientali dell’ex fabbrica di rimorchi, per la presenza di amianto e di infiltrazioni nel terreno.

Ocrim, un’eccellenza cremonese che produce ed esporta in tutto il mondo macchinari per la molitura, manterrà la struttura architettonica della parte produttiva esistente e saranno eseguiti lavori di consolidamento, rinnovo totale e riqualificazione, per il potenziamento delle proprie attività. Si tratta del terzo sito produttivo in città, dopo quello storico di via Massarotti e quello realizzato in via Riglio, area del porto canale di circa 30mila metri quadrati.

Tra le agevolazioni previste dalla legge nei vari comparti in cui si differenzia l’area, c’è ad esempio, la possibilità di aumentare gli indici edificatori rispetto a quelli previsti nel Piano di governo del territorio.

Quella di via Milano si aggiunge all’elenco comunale delle aree dismesse da oltre 15 anni che presentano criticità, il cui risanamento viene incentivato dalla legge regionale: nell’elenco stilato dal Comune nel 2021 si trovano un fabbricato rurale adibito a deposito in via Ossalengo; l’immobile residenziale privato di via Bissolati 65 da lungo tempo transennato; un immobile in via Genala e l’area di via Cà del Ferro su cui dovrebbero sorgere villette.

Tra i siti produttivi in grave stato di decadenza e su cui non sembrano esserci progetti  c’è invece l’ex EuroPoligrafico di via Flaminia, in una delle più ambite zone residenziali alle porte del centro storico, vuota da anni, sede di intrusioni e con gravi problemi igienico sanitari spesso segnalati dai residenti.

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