Cinzia Scaffidi chiude la rassegna
"Camminare su un filo di seta"
La rassegna culturale “Camminare su un filo di seta” conclude il 1° dicembre l’edizione 2025 con un appuntamento speciale dedicato ai temi della sostenibilità.
Si chiude con un appuntamento dedicato alla sostenibilità l’edizione 2025 di Camminare su un filo di seta, la rassegna culturale promossa dal Polo territoriale di Cremona del Politecnico di Milano. L’evento finale è in programma lunedì 1 dicembre alle 20.45 al Cinema Filo e avrà come protagonista Cinzia Scaffidi, docente dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.
Scaffidi presenterà il suo saggio dal titolo Il profitto e la cura: la sostenibilità e le voci che non abbiamo ascoltato, un lavoro che ripercorre le radici storiche e culturali della crisi ecologica attuale, mostrando come per secoli la produzione alimentare abbia privilegiato il profitto a discapito dell’ambiente.
Nel libro l’autrice recupera le intuizioni di pensatori e scienziati che avevano già segnalato i rischi di un modello di sviluppo insostenibile. La serata, a ingresso libero, si concluderà con un dibattito aperto al pubblico e un momento dedicato al firmacopie.
La rassegna, giunta alla terza edizione, anche nel 2025 ha registrato un’ottima partecipazione, confermando l’interesse crescente per i temi ambientali e sociali. Camminare su un filo di seta nasce infatti per approfondire il complesso equilibrio tra uomo e ambiente, alla luce della crisi climatica e dei fenomeni sempre più estremi che caratterizzano il nostro tempo. Un percorso che vuole offrire strumenti, riflessioni e azioni concrete per contribuire – anche attraverso scelte quotidiane – a un futuro più sostenibile.
Sostenuta da Fondazione Città di Cremona e realizzata con la collaborazione di numerose associazioni del territorio, la rassegna fa parte del progetto Trama dei Diritti, promosso da Csv Lombardia Sud. Gli organizzatori hanno già annunciato nuovi appuntamenti per il 2026, con l’obiettivo di continuare a diffondere cultura ecologica e consapevolezza ambientale.