Come districarsi nel mondo digitale
La "lezione" al Politecnico
L’Aula Magna Maffezzoni del “Campus Città di Cremona” ha ospitato il corso dedicato alla Cittadinanza Digitale, un’occasione per comprendere come utilizzare in modo semplice e sicuro i principali servizi online della Pubblica Amministrazione. Un’iniziativa promossa da Consorzio.it e I.I.S. Galileo Galilei di Crema, in collaborazione con il Polo Territoriale di Cremona del Politecnico di Milano e l’Associazione studentesca CRES, nell’ambito del Decennio Digitale Europeo 2030.
“Come Consorzio.it – spiega Andrea Tironi, Coordinatore Area Digitale – abbiamo ottenuto fondi del PNRR, proprio per raggiungere i cittadini e quindi permettere di creare domanda di servizi digitali, oltre che offerta. Col Politecnico abbiamo un rapporto di collaborazione di lungo periodo, quindi abbiamo chiesto a Luca Gastaldi se potevamo organizzare un evento anche qui a Cremona e ci ha dato la possibilità, nella loro sede, di incontrare i cittadini e di formarli sui 5 pilastri alla cittadinanza digitale: Spid, APP IO, Pago Pa, firma elettronica e domicilio legale”.
“Abbiamo già fatto diversi incontri, stiamo raggiungendo il target previsto dal PNRR, li abbiamo fatti in comuni, in scuole, in università e adesso li faremo anche in altri enti pubblici e cercheremo di raggiungere la cifra di 1000, che è il nostro obiettivo di persone facilitate”.
Si dice che gli anziani siano le persone più in difficoltà, ma in realtà sono anche i giovani – che pure sono nativi digitali – i più restii ad utilizzare le piattaforme digitali quando si tratta di dialogare con la pubblica amministrazione. “Per quanto riguarda gli anziani – aggiunge Tirloni – la soluzione migliore è individuare all’interno di un gruppo qualcuno che è un po’ più capace, che diventa un facilitatore per gli altri e quindi li aiuta. Perché come non ci si può aspettare che tutti imparino l’intelligenza artificiale, anche il digitale non è una cosa che per tutti è portata di mano”.
“Queste tecnologie ci permettono di fruire meglio dei servizi pubblici, in modo più efficiente, più efficace, senza doversi recare a uno sportello per poter soddisfare una propria necessità”, ha spiegato Luca Gastaldi, docente del Politecnico di MIlano e direttore Osservatorio Agenda Digitale e Identità Digitale. “Però richiedono di sviluppare alcune competenze, che purtroppo non sono molto presenti in Italia. Siamo purtroppo un po’ indietro, sia come continente europeo sia come Italia”.
La Commissione Europea raccoglie ogni anno dei dati sul livello di digitalizzazione dei vari paesi e questi dati vedono l’Italia attorno al ventesimo posto in tema di competenze digitali. “Siamo in fondo alla classifica, sulle competenze digitali di base – spiega Gastaldi – ad esempio per accedere al conto corrente o scaricare il fascicolo sanitario elettronico. Noi del Politecnico raccogliamo dei dati che misurano e mettono un po’ in competizione fra di loro le varie regioni e da questo punto di vista la Lombardia e la provincia di Cremona non sono messe male perché la Lombardia è terza sulle 21 regioni e province autonome italiane e anche sul fronte delle competenze digitali siamo messi bene. Però bisogna sempre migliorare”.
Tra i vari capitoli affrontati nella giornata al Politecnico, anche il “domicilio digitale”, un luogo virtuale sicuro, con valore legale, dove i cittadini ricevono le notifiche dalle pubbliche amministrazioni. Un esempio? “Se prendo una multa, ricevo una notifica all’interno della Pec, che ha valore legale, e la pago con PagoPA, che mi risparmia di dovermi recare recare in banca o all’ufficio postale. In pratica, si evita di aggiungere al danno della multa la beffa di doversi recare in un ufficio”.
Si è parlato anche di Spid, che tempo fa si diceva dovesse sparire. “Non sparirà, almeno per un annetto o due, perché il Governo ha rinnovato le convenzioni con gli identity provider. Però lo Spid deve evolvere, perché tutti i Paesi europei stiamo andando verso il cosiddetto EUDI Wallet, un portafoglio che conterrà le nostre credenziali digitali, la carta d’identità, la tessera sanitaria, le eventuali tessere di disabilità, insomma tutti quei documenti che ci qualificano e che ci danno l’opportunità di usufruire di alcuni servizi piuttosto che altri. Lo Spid e la carta d’identità elettronica saranno la chiave universale con il quale si accederà a questo portafoglio”.
Giuliana Biagi