Il salario minimo entra
nei criteri degli appalti comunali
Approvata a maggioranza, con 18 voti a favore, 5 contrari e 1 astenuto la mozione di Paola Tacchini (M5S – Cremona Cambia Musica) per introdurre condizioni economiche dignitose per i lavoratori come criterio nell’assegnazione degli appalti comunali.
Il testo, che originariamente prevedeva “una retribuzione oraria lorda non inferiore ad euro 9,00 adeguati all’andamento dell’inflazione”, è stato emendato dal consigliere Lapo Pasquetti di “Sinistra per Cremona” e impegna sindaco e giunta “affinché in tutti gli affidamenti di appalto o concessioni, di lavori, servizi e forniture, indipendentemente dal valore economico, gli uffici continuino a prestare particolare attenzione alla puntuale applicazione di quanto disposto dagli artt. 11 e 119 del Codice, nonché dall’allegato 1.01, sia in termini di corretta individuazione del contratto applicabile che di verifica dell’equivalenza delle tutele normative ed economiche in caso di utilizzo di diverso contratto di lavoro da parte dell’appaltatore rispetto a quello indicato dalla stazione appaltante”.
Viene inoltre richiesto che l’amministrazione formuli indirizzi agli uffici affinché l’appaltatore garantisca al proprio personale una retribuzione oraria lorda non inferiore ad euro 9,00 adeguati all’andamento dell’inflazione; e vengano organizzati tavoli tematici e incontri periodici con le organizzazioni sindacali e datoriali per verificare il rispetto negli appalti comunali del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro applicabile e delle condizioni contrattuali ivi previste. Inoltre che si favorisca “l’interazione e la collaborazione in caso di cambio appalto negli affidamenti con alta densità di manodopera ai fini di garantire l’occupazione”.
Inoltre dovrabberp essere sostenute “in tutte le opportune sedi istituzionali gli atti e le misure che prevedano l’introduzione del salario minimo ed equo per i lavoratori pubblici e privati” e organizzati “confronti istituzionali con associazioni di categoria, sindacati e realtà imprenditoriali per esporre i dati e le motivazioni che rendano l’approvazione di una legge sul salario minimo garantito prioritaria per il nostro Paese”.