Cronaca

Bertolaso in visita all'Asst
Presto il Dea di secondo livello

Un momento della visita dell'Assessore al Welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso

Questa mattina l’Assessore al Welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso ha visitato il cantiere della Casa di Comunità, l’Ospedale di Comunità e il cantiere del nuovo Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cremona, per fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori e sui nuovi modelli di sanità territoriale e ospedaliera.

Ad accoglierlo, per l’ASST di Cremona, il direttore generale Ezio Belleri, il direttore sanitario Francesco Reitano, il direttore amministrativo Gianluca Leggio e il direttore sociosanitario Giorgio Scivoletto; per ATS Val Padana il direttore generale Stefano Manfredi e il direttore sanitario Piero Superbi. Presenti il presidente della Provincia di Cremona Roberto Mariani, il presidente del Consiglio comunale Luciano Pizzetti e i consiglieri regionali Marcello Ventura e Riccardo Vitari.

CASA DI COMUNITÀ, LA SANITÀ VICINA ALLE PERSONE
«Qui a Cremona ho trovato un personale motivatissimo. Questa mattina ho percepito entusiasmo, competenza e passione in tutti i servizi che ho visitato» – ha affermato l’Assessore Bertolaso. «Siamo alla conclusione di un anno importante e significativo, ma soprattutto all’inizio di un 2026 che porterà – anche qui, in provincia di Cremona – una piccola grande rivoluzione. Con il completamento della Casa di Comunità, totalmente rinnovata e di ampie dimensioni, dotata di servizi fondamentali come la Neuropsichiatria infantile e dell’intera rete di medicina territoriale, compiamo un passo decisivo verso il nostro obiettivo: garantire una sanità davvero vicina alle persone. Sempre di più l’ospedale dovrà essere il terminale specialistico di un percorso che nasce sul territorio: dal domicilio, alla Casa di Comunità, fino all’Ospedale di Comunità».

BENE I LAVORI AL PRONTO SOCCORSO, IL NUOVO OSPEDALE VA AVANTI
«Il Pronto soccorso è nel pieno di una ristrutturazione complessiva. La nuova area ad alta intensità è già operativa: 12 posti letto moderni, organizzati, gestiti da professionisti preparati, ma sottoposti a una forte pressione. Per questo il nostro impegno è massimo: vogliamo garantire a chi lavora nell’emergenza le migliori condizioni possibili – ha spiegato Bertolaso».

«Continuiamo a investire sull’ospedale attuale per renderlo più accogliente, efficiente ed efficace, ma anche il percorso per il nuovo ospedale non si è mai fermato. Siamo nella fase – complessa e inevitabile – delle autorizzazioni, che coinvolgono molti enti e soggetti con responsabilità diverse. Mi auguro che facciano presto, perché per noi fare presto è fondamentale. Speriamo di ottenere tutte le approvazioni entro la fine di gennaio. I passaggi successivi saranno la gara d’appalto, per arrivare poi alla posa della prima pietra tra la fine del prossimo anno e il 2027. Da quel momento correremo per realizzare il nuovo ospedale che questo territorio merita».

CREMONA AVRÀ PRESTO IL DEA DI II LIVELLO
«Oggi il presidio di Cremona è ancora un DEA di primo livello, ma stiamo lavorando affinché diventi un DEA di secondo livello: una scelta giusta e doverosa. È importante riconoscere il lavoro di questa Direzione strategica, dei medici, degli infermieri e di tutto il personale, che ogni giorno mette anima e professionalità in un contesto complesso e molto impegnativo».

CASA DI COMUNITÀ: I SERVIZI ATTIVI E QUELLI CHE CI SARANNO NEL 2026
La Casa di Comunità di Cremona è un vero cantiere “work in progress” che sta trasformando progressivamente un edificio esistente in una struttura moderna di prossimità, pensata per rispondere ai bisogni delle persone fragili.

L’edificio, indipendente e distribuito su tre piani per un totale di 4.200 metri quadrati, ospita già il Punto Unico di Accesso (PUA) – che nei primi nove mesi del 2025 ha registrato 2.888 accessi -, gli Infermieri di Famiglia e Comunità, l’Assistenza domiciliare integrata (C-dom) e il servizio di Continuità Assistenziale (ex Guardia medica).

Il completamento dei lavori strutturali è previsto per il 31 marzo 2026, mentre il trasferimento graduale dei servizi è programmato da gennaio 2026. All’Ultimo piano dell’edificio è previsto il trasferimento della Neuropsichiatria infantile Territoriale.

All’ingresso è stata installata la capsula digitale «Tutta Salute. Il tuo benessere inizia dalla prevenzione», uno spazio tecnologico dove i cittadini possono effettuare un’autovalutazione rapida dei principali parametri di salute: pressione, saturazione, composizione corporea, equilibrio psicofisico e qualità del sonno. In caso di valori fuori norma, l’utente viene orientato direttamente dall’infermiere del PUA.

«La Casa di Comunità è il cuore della nuova sanità territoriale – ha sottolineato Belleri – un luogo dove il cittadino non è più solo un paziente, ma una persona accompagnata dentro una rete di servizi che integra ospedale, territorio e comunità». A questo proposito è importante ricordare che nell’edificio di fronte alla Casa di Comunità sono attivi alcuni servizi fondamentali come il Consultorio, la Protesica e ausili, la Scelta e revoca del medico di medicina generale o del pediatra e le Cure primarie.

OSPEDALE DI COMUNITÀ: LA GESTIONE INFERMIERISTICA CHE FUNZIONA
La seconda tappa ha riguardato l’Ospedale di Comunità, attivo nel Padiglione 8 dell’Ospedale di Cremona. Nato a dicembre 2023 e pienamente operativo dal 2024, oggi dispone di 20 posti letto ed è dedicato ai pazienti fragili che necessitano di cure a bassa intensità clinica, ma ad alto contenuto assistenziale. Il modello è innovativo: una gestione prevalentemente infermieristica, con un infermiere di riferimento per ogni paziente, che coordina il percorso di cura, educazione sanitaria e continuità assistenziale verso il domicilio.

I numeri parlano chiaro: indice di saturazione superiore al 90%, degenza media 20 giorni, alto gradimento espresso dai pazienti e dalle famiglie.

Una struttura dedicata alla vera continuità di cura finalizzata ad accompagnare le persone fragili verso il rientro a casa in sicurezza, evitando ricoveri impropri o ulteriori accessi in pronto soccorso.

PRONTO SOCCORSO PER INTENSITÀ DI CURA
Ultima tappa della visita il cantiere del nuovo Pronto Soccorso, finanziato con fondi ministeriali e regionali per oltre 9 milioni di euro. I lavori, iniziati il 3 aprile 2024, si concluderanno entro il 30 marzo 2026.

L’intervento prevede una ristrutturazione radicale dell’area esistente (1260 mq e una camera calda di 140mq) e la realizzazione di un nuovo fabbricato, con un’architettura basata su un vero e proprio “anello di congiunzione” che renderà più rapidi e sicuri i percorsi di cura. Il nuovo Pronto soccorso sarà organizzato per intensità di cura: area a bassa, media e alta intensità sarà dotato di una shock room e una Osservazione Breve intensiva di 10 posti letto.

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