Cronaca

"Embodying Migration":
inaugurata la mostra in Comune

La presentazione in Comune

Inaugurata a palazzo comunale la mostra Embodying Migration (visitabile nell’ex sala dei Violini dal 18 al 21 dicembre con ingresso libero tutti i giorni dalle ore 9 alle 18), alla presenza di Giuliana Tondina, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Brescia.

“Questa non è nata come una mostra, ma come un laboratorio” ha spiegato il procuratore. “Abbiamo deciso di lavorare con il corpo, perché è l’unica cosa che ci portiamo sempre dietro, anche migrando”.

Ed è stato quindi il corpo il principale linguaggio espositivo. “Vogliamo che chi visiterà questa mostra possa cambiare punto di vista sul tema dei minori stranieri non accompagnati. O arricchirlo” continua Tondini. “Vogliamo far capire che non sono solo nomi su un fascicolo o numeri, ma persone, con le proprie caratteristiche, le proprie risorse e la propria storia”. 

Presente all’inaugurazione anche l’assessore con delega alle Politiche Sociali, Marina Della Giovanna: “Questa mostra è la conclusione di un percorso fatto con la Procura per i minori di Brescia, e al progetto hanno partecipato anche alcuni minori presenti nelle nostre comunità” ha raccontato.

Il percorso espositivo nasce da un lavoro durato mesi e realizzato insieme a 28 minori stranieri non accompagnati ospitati in comunità che fanno riferimento al Tribunale per i Minorenni di Brescia. Attraverso nove incontri presso la Procura per i Minorenni di Brescia, condotti da educatori, assistenti sociali, pedagogisti, psicologi, tutori, volontari e tirocinanti, i ragazzi hanno potuto raccontarsi partendo dal corpo come filo narrativo: occhi, mani, cuore, voce, piedi, anima.

Attraverso laboratori e attività pratiche, ogni parte del corpo è diventata strumento per esprimere vissuti, percorsi migratori, memorie familiari e sogni per il futuro. Il risultato è un racconto plurale, delicato e potente, che mette al centro l’esperienza umana della migrazione in una prospettiva di ascolto e riconoscimento.

La tappa cremonese della mostra rappresenta un’occasione per tutta la cittadinanza di conoscere da vicino questo percorso, valorizzando uno sguardo autentico e profondamente umano su un tema che riguarda l’intera comunità. A Cremona la mostra è organizzata dal Settore Politiche Sociali (Accoglienza ed Immigrazione) con il supporto degli enti gestori del progetto SAI.

Embodying Migration è un progetto ideato e realizzato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Brescia, dal Comune di Cremona, dal Sai (Sistema Accoglienza Integrazione) Minori Cremona, dalla Comunità Nada dell’Istituto Palazzolo (BG), dalla Comunità Arci Porto Sicuro (CR), dal Comune di Brescia, dalla Comunità L’Alternativa (BS), dalla Fondazione Brescia Musei, dal Comune di Bergamo e dalla Comunità Alce Nero (MN).

LaBos

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