Boschetto nel mirino, esasperazione
Armillotta: "Urge il Targa System"
Tornano i raid dei ladri al quartiere Boschetto, zona colpita di continuo dalle incursioni dei topi di appartamento. Questa volta i malviventi sono entrati in azione ieri sera tra le 20 e le 21. Una volta riusciti ad entrare dopo aver forzato la porta sul retro, hanno letteralmente messo a soqquadro l’abitazione presa di mira in cerca di denaro e preziosi. Quando li hanno trovati, se ne sono andati. La padrona di casa, certamente controllata nei suoi spostamenti, era uscita. Quando è rientrata, verso le 21,30, si è trovata l’amara sorpresa. Ha avvertito il figlio e poi non le è rimasto altro da fare che avvertire i carabinieri ai quali è stata sporta denuncia.
Sull’ennesima razzia messa a segno al Boschetto è intervenuto Luigi Armillotta, presidente del Comitato di quartiere. “Passeggiando per il quartiere”, ha spiegato, “è stato difficile parlare con qualcuno che non avesse ancora subito un furto o un tentativo di furto“. “Siamo ancora in attesa delle telecamere“, ha detto il presidente, sempre più amareggiato. La situazione è diventata disarmante“.
Armillotta si è chiesto come mai sul territorio cremonese non sia attivo, come invece lo è nel cremasco, il cosiddetto ‘Targa System’, sistema centralizzato nazionale targhe e transiti, uno strumento di controllo utilizzato dalle forze dell’ordine per monitorare in tempo reale la regolarità dei veicoli in circolazione, con l’obiettivo di aumentare la sicurezza stradale, ma anche di rilevare automaticamente le targhe dei veicoli e di verificare immediatamente se ci siano irregolarità o se i mezzi siano stati rubati.
“Perchè non installare questo sistema anche in territorio cremonese ai principali varchi di accesso e di uscita dalla città?”, si è domandato il presidente. “Nel quartiere le pattuglie della polizia locale, della questura, dei carabinieri, le vediamo, ci sono, ma di certo non possono vigilare sul posto 24 ore su 24. Ma nemmeno noi possiamo continuare a vivere con l’ansia di essere derubati. Ci sono molti residenti che hanno subito furti, ma è altissimo anche il numero dei tentativi di furto”.
“In tanti”, ha aggiunto Armillotta, “mi hanno chiesto la possibilità di approvare una convenzione con istituti di vigilanza, ma il Comitato non può farlo, non è un ente giuridico. Ciò che dispiace è il cambio di regolamento deciso sul controllo di vicinato, che per noi era molto utile, e soprattutto immediato, quantomeno per mettere sul chi va là gli abitanti del quartiere.
In sostanza, prima, quando si notava qualche persona o qualche mezzo sospetto, si inviava un messaggio WhatsApp che veniva letto dai residenti e dal personale del Comando della polizia locale, ma ora, per problemi di organico, si deve come prima cosa contattare la polizia locale e poi, eventualmente, scrivere il messaggio sul gruppo. Ma se si deve chiamare direttamente al Comando, poi è raro che qualcuno scriva anche sulla chat. E questo per noi è una grande limitazione”.
Insomma, al quartiere Boschetto sono ormai tutti esasperati. Occorre trovare al più presto una soluzione per garantire maggiore sicurezza ai residenti e rendere difficile la vita ai ladri. Lo si deve fare in tempi brevi e con mezzi concreti.
Sara Pizzorni