Cronaca

Ex prostituta vittima di estorsione Arrestata coppia di connazionali cinesi Era stata messa una taglia sulla donna

Nella foto, la conferenza stampa di Lelario e Epicoco

AGGIORNAMENTO – Ragazza cinese decide di ‘chiudere’ con la prostituzione e finisce vittima di estorsione, arrestata dalla polizia una coppia di connazionali che procacciava clienti per lei. La ragazza, oggi 35enne, con cittadinanza italiana, da Cremona, dove faceva la prostituta in modo autonomo, si trasferisce un paio di anni fa a Rovigo. Qui apre un negozio di vestiti e conosce un uomo e una donna, entrambi cinesi e proprietari di un negozio di alimentari. Viene da loro convinta a ricominciare a prostituirsi (continuando contestualmente con l’attività commerciale) con un accordo: “Noi ti procuriamo molti clienti e prendiamo una percentuale. E i clienti saranno solo cinesi”.

Qualche mese fa la ragazza decide di riscuotere 60mila euro di credito che aveva maturato nei confronti della coppia (non sempre, secondo quanto raccontato alla polizia, si occupava personalmente della raccolta dei pagamenti dei clienti) e di smettere nuovamente con la prostituzione per dedicarsi solamente al commercio (e a un nuovo negozio aperto). La coppia non la prende bene – secondo quanto ricostruito dai poliziotti sulla base del racconto della 35enne -, minaccia la donna e la sua famiglia in Cina e chiede indietro i 60mila euro. La ragazza si rifiuta e, per tutta risposta, la coppia di cinesi (G.X. classe 1977 lui e J.Y. classe 1982 la compagna) mette una taglia su di lei di 10mila euro per l’individuazione, chiedendo a una grossa comunità cinese racchiusa in un gruppo sul social-network We Chat di fornire indicazioni per trovarla. Per fare questo pubblica anche una sua foto e il numero di targa della sua macchina. La vittima comincia a preoccuparsi e a nascondersi. Successivamente decide di riconsegnare alla coppia i 60mila euro. Non basta: i due connazionali vogliono altri 100mila euro. A ottobre 2013 l’ex prostituta denuncia tutto davanti agli uomini della squadra mobile di Cremona, che avviano gli accertamenti e lunedì, con al collaborazione della squadra mobile di Rovigo, arrestano la coppia di cinesi mettendoli in “trappola”: durante un incontro monitorato in territorio veneto dagli agenti, la coppia si fa infatti consegnare dalla ex prostituta i 100mila euro in questione. Per gli arrestati (ora in carcere a Rovigo e Verona) l’accusa è di estorsione in concorso (sono anche indagati per sfruttamento della prostituzione). Nelle prossime ore saranno sentiti dal magistrato competente.

La vicenda è stata delineata in mattinata nel corso di una conferenza stampa in Questura da Nicola Lelario, che guida la Mobile, e dal sostituto commissario Gianluca Epicoco.

Nel corso delle perquisizioni, la donna arrestata è stata trovata in possesso di un cellulare contenente la scheda sim dalla quale erano partite minacce all’ex prostituta ed è stato inoltre trovato un biglietto da visita con un altro numero dal quale erano partite minacce.

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