Economia

Da Brescia un segnale a Lgh Prima la multiutility lombarda

Sembrano definitivamente archiviate le prove di alleanza tra Lgh con le municipalizzate di Verona o di Seregno e Monza e riprende quota l’idea della grande multiutiliy lombarda, insieme ad A2A (municipalizzate di Milano e Brescia). Il sindaco di quest’ultima, Del Bono, parlando lunedì scorso in un incontro pubblico, ha espresso un chiaro indirizzo per A2A che, riferisce l’agenzia Reuters, “deve espandersi a livello della Lombardia, guardando a realtà più vicine alla multiutility di Milano e Brescia come Linea Group, l’azienda di Cremona e Pavia, poi potrà pensare di puntare su altre realtà extraregionali, come Iren”. Si tratta di una correzione  di rotta rispetto un’altra impostazione, quella avanzata dal sindaco di Torino Fassino, di una collaborazione di ancora più vaste dimensioni, tra Torino, Genova, Reggio Emilia (Iren) e, appunto, Milano-Brescia.

E ancora: “L’operazione non è all’ordine del giorno”, ha detto Del Bono nel corso della presentazione di un progetto sull’acqua a Brescia. “Io e il sindaco Pisapia abbiamo dato un indirizzo condiviso anche da Milano di lavorare per rafforzare A2A come player lombardo e abbiamo ancora un po’ di lavoro da fare lì. Abbiamo Linea Group a cui guardare in termini di collaborazione e magari di più anche con altre città della Lombardia. Poi il cammino si vedrà, ma gradualmente”, ha aggiunto.

Il sindaco Galimberti, fresco di nomina, non ha ancora espresso opinioni in merito. Non sembra nemmeno intenzionato a procedere in breve al rinnovo dei vertici di Aem Spa, la municipalizzata che “pesa” in Lgh per oltre il 30%. L’intenzione è probabilmente quella di non scompigliare le carte in una fase delicata per Lgh, approdata sui mercati finanziari attraverso l’emissione di bond per 300 milioni. Sul finire del mandato Perri, si era fatta strada l’ipotesi di un’alleanza con Acsm Verona o in alternativa con Aga Monza – Gelsia Seregno. Ora praticamente tutte le grandi municipalizzate del nord appartengono a capoluoghi governati dal centrosinistra e le ‘piccole’ Cremona, Pavia, Crema, Lodi, azionisti di Lgh, non fanno eccezione.

g.b.

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