Politica

Pronti al confronto ovunque per rinnovare il Pd I cremonesi tra i “rottamatori”

(nella foto Civati e Renzi)

Con Civati e la Serracchiani oggi, domenica, a Bologna, poi con Matteo Renzi a Firenze. Ci sono anche cremonesi tra i cosiddetti “rottamatori” del Pd pronti a confrontarsi con chiunque voglia innovare. Tra di loro Alessia Manfredini, Vittorio Soldo e Alessandro Corradi che ci hanno inviato questo documento. “Il percorso di quelli che, per comodità, vengono chiamati ‘rottamatori’ cremonesi continua: Abbiamo seguito con attenzione l’iniziativa Rifare l’Italia dei giovani 30 e 40 enni del Pd all’Aquila, durante questo fine settimana saremo a Bologna con Civati e Serracchiani e saremo anche a Firenze da Renzi il prossimo…andremo cioè in tutti i posti dove la vivacità del Partito Democratico, la sua vera essenza, prende forma e si manifesta: la politica, quella fatta di proposte per facilitare la vita dei cittadini e per rendere lo stato più vicino alle imprese, ai lavoratori e a tutte le categorie in difficoltà, deve tornare ad essere centrale.  C’è grande fermento e questo fermento nasce dal Partito Democratico  e cresce al suo interno perchè questo è il partito in cui vogliamo stare, perchè questo è il partito da cui può rinascere l’Italia.
Come abbiamo già avuto modo di dire non siamo per un’impostazione canonica e ormai, per noi superata, della “corrente” di pensiero o di partito: siamo in cammino e vogliamo che si alzino dalle sedie e comincino a camminare tutti i politici,  gli amministratori e la gente comune che , sia all’interno del PD che all’esterno, vogliono che questo paese diventi finalmente una democrazia moderna.
Per democrazia moderna intendiamo quanto segue:
– Terra!: chiediamo un impegno del Pd in campo ambientale, una chiave di lettura di straordinaria importanza per la nostra economia e per tutti noi, per un’edilizia di qualità, per il rispetto dell’agricoltura e del paesaggio. Argomenti scomparsi da anni dall’agenda politica italiana, anche del centrosinistra, purtroppo (poi dopo ce la prendiamo con Grillo…).
– Mobilità sociale e rilancio dell’economia: chiediamo una riforma fiscale che premi il lavoro e l’impresa e gravi maggiormente sui patrimoni, partendo da quelli immobiliari, un tabù solo italiano da sfatare. Confidiamo, in tal senso, di spostare un punto di Pil dalla rendita al lavoro (proposta Taddei).
– Welfare: chiediamo un patto per dare la pensione ai giovani, con il contributo di tutti, e una rivisitazione complessiva del sistema degli ammortizzatori sociali, che nessuno ha mai inteso riformare, in questi anni (e ne sono passati parecchi, e noi siamo anche stati al governo: poco, ma ci siamo stati).
E sapete perché proponiamo questo? Perché ci limitiamo a rispondere alle domande che si pongono gli italiani, che da vent’anni circa attendono una riforma della politica, una legge sul conflitto d’interessi, un nuovo modello di sviluppo delle nostre città, un premio per chi investe e rischia in proprio (lavoratore o imprenditore, non importa) e un sostegno al lavoro troppo precario di un’intera generazione.
Questo siamo, niente di più e niente di meno…e questo per noi significa costruire un futuro solido per questo paese e non rottamare”.

 

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