Ambiente

Chiuso il sondaggio sulla Strada Sud I lettori di Cremonaoggi “spaccati”, ma prevale il no (56%) Malvezzi: «Sì al confronto sul merito»

Una settimana di sondaggio. Centinaia di lettori di Cremonaoggi si sono espressi a favore o contro la Strada Sud, progetto per la costruzione di una strada parallela a via del Giordano che chiude l’anello delle tangenziali sulla città, attualmente scoperto nella zona che va dal quartiere Po all’Ospedale. L’intento è quello di decongestionare il traffico proprio su via Giordano e via del Sale. 6 milioni e 30 mila euro è l’ammontare dello stanziamento previsto dalla Giunta per la realizzazione del primo lotto nel 2013. Una realizzazione, del costo finale di quindici milioni di euro, che rischia però di intaccare una delle zone naturalistiche meglio conservate nella cintura cremonese.
Il risultato dell’indagine, che non ha la pretesa della scientificità ma serve per tastare il polso all’opinione pubblica cremonese, rispecchia in qualche modo la raccolta firme dei due Comitati: il 56% dei votanti non è favorevole alla realizzazione dell’opera, il 43% del totale invece vorrebbe la Strada Sud, il 2% dichiara di non avere un’idea precisa in merito. Percentuali simili ai numeri delle firme raccolte dai due Comitati: 6 mila per il no, 4 mila per il sì, anche se – come ha detto la signora Arata del gruppo favorevole – «il comitato dei Sì ha fermato la raccolta a quota 4 mila perché l’obiettivo era solo quello di far sapere che esistono anche persone che questa strada la vogliono».
Nei commenti sul sito, i contrari tirano in ballo i costi («15milioni sono tanti, e non è detto che bastino…e la manutenzione futura?», commenta Dani) e il beneficio per l’intera città («Io che vivo vicino all’inceneritore, cosa dovrei dire? Nessuno qui si è mai sognato di dire: spostiamo l’inceneritore in Via Giordano!», dice Emanuela). I favorevoli fanno leva sulla disinformazione («La maggior parte dei cremonesi ha informazioni sbagliate o fuorvianti sulla Strada Sud – commenta Alessio Superti -. Si continuano a pubblicare i costi senza tenere conto degli stanziamenti già esistenti e quelli previsti (notevoli davvero) in arrivo da Centropadane! Come se dovessimo pagarla noi!») e sullo stato di via Giordano («Siamo migliaia di persone – scrive Cristian Carboni – che convivono con un quantitativo assurdo di gas e polveri sottili che ogni giorno si depositano nei nostri polmoni; persone che per attraversare la strada indenni devono prima rivolgere un occhiata speranzosa ed implorante verso la cappelletta votiva che si trova all’angolo; persone che hanno come unica colpa quella di abitare in strade che da urbane, nel tempo, si sono trasformate in arterie a grande scorrimento). Cittadini cremonesi spaccati, dunque, su un’opera che – comunque la si pensi- è senza dubbio di enorme portata e di grande impatto.

IL COMMENTO AL SONDAGGIO DEL VICESINDACO MALVEZZI
«E’ normale che la cittadinanza sia spaccata su questo tipo di tematiche – ha commentato il vicesindaco Malvezzi -. Ci sta il confronto di opinioni, ma la certezza è quella di chi in via Giordano e via del Sale soffre un traffico da 10 mila transiti al giorno. Da recenti analisi, è risultato che l’angolo tra le due strade è quello con la maggior quantità di benzene in città. Comunque, l’amministrazione non vuole prendere decisioni sulla spinta dell’emotività, per questo sta portando avanti uno studio scientifico. Quindi, prima faremo le necessarie verifiche, poi potremmo riprendere la discussione che, però, dovrà essere sul merito dell’opera. Siamo aperti a soluzioni alternative che ad oggi non mi sembra siano state avanzate. Le proposte fatte sono solo esperimenti già condotti in passato con risultati non soddisfacenti. La nostra priorità è dare una risposta ai residenti di quelle vie e incidere sulla viabilità che, allo stato attuale, rende poco appetibile il territorio»

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