Il nord Italia trema ancora Scosse avvertite nel casalasco Il Duomo di Casalmaggiore chiuso in via precauzionale
– le crepe nella navata del Duomo di Casalmaggiore
Il nord Italia continua a tremare anche il giorno dopo la prima scossa che ha gettato l’allarme in tutta la Lombardia e anche nel cremonese. Colpito soprattutto il casalasco. Nella notte tra mercoledì 25 e giovedì 26, è stata rilevata una scossa di magnitudo 3.3 nella zona tra Casalmaggiore, Pomponesco (Mn) e Viadana (Mn). Alle 10.57 della mattina, la terra è tornata a tremare a Parma con magnitudo 2.9. Nessuna particolare criticità, ma ancora qualche attimo di paura.
Il Duomo di Santo Stefano a Casalmaggiore rimane chiuso almeno fino a lunedì. Una misura precauzionale decisa dal parroco don Alberto Franzini, dopo che la scossa di terremoto avvertita nella mattinata di mercoledì e quella successiva hanno causato la caduta di intonaco da alcune crepe interne alla chiesa. Lunedì o al massimo martedì si aspetta l’arrivo della ditta che si deve occupare di sigillare le crepe attraverso l’utilizzo di apposite resine, in attesa di eventuali altre operazioni. Le messe feriali si terranno ma nella cripta collegata al Duomo, alla quale si accede da un’entrata laterale che consente di non passare per la navata colpita dalle scosse. Domenica, invece, S. Messa nella chiesa di San Francesco. Qualche danno anche alla chiesa San Leonardo e a Palazzo Mina. In entrambi i casi, è stata segnalata la caduta di qualche calcinaccio dalla parte esterna.
NEL MANTOVANO – Quattordici scosse, in tutto, sono state registrate nella giornata di mercoledì 26 gennaio nel mantovano. Gente in strada, scuole evacuate, calcinacci e comignoli caduti. Lievi danni si sono registrati ad alcuni edifici storici, ma già in condizioni di precarietà, a Viadana ed a Dosolo, dove i sindaci hanno chiuso le scuole per ordinanza.
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