Sacerdoti al voto per il rinnovo del Consiglio presbiterale diocesano

Dopo le comunità parrocchiali, impegnate nel mese di maggio a eleggere i propri rappresentanti negli organi di partecipazione ecclesiale (consigli pastorali parrocchiali e di riflesso quelli zonali), anche i sacerdoti cremonesi saranno chiamati, nei prossimi mesi, a rinnovare il Consiglio presbiterale diocesano, l’organismo che coadiuva il Vescovo nel governo della sua Chiesa particolare. In una nota della Cancellerie vescovile, diffusa in questi giorni, è spiegata la composizione dell’assise e le modalità di elezione di una parte di esso. Il nuovo Consiglio sarà il dodicesimo della storia della Chiesa cremonese.
Secondo le costituzioni del «Sinodo diocesano 1989-1996» il Consiglio presbiterale «è l’organismo di comunione che, come Senato del Vescovo, lo coadiuva, a norma del diritto, nel governo della diocesi, per promuovere nel modo più efficace il bene del Popolo di Dio affidato alle sue cure». In modo particolare il Consiglio «assiste il Vescovo nelle materie che riguardano il servizio di guida della comunità diocesana e la vita dei presbiteri». Esso gode di voto consultivo, ma il Vescovo ha bisogno del suo consenso nei casi previsti dal diritto. È retto da un proprio statuto elaborato dal Consiglio stesso e promulgato dal Vescovo.
La nota della Cancelleria specifica che l’assise sarà composto da:
-
membri di diritto: il Vicario generale, i Delegati episcopali, il Rettore del Seminario diocesano, il Vicario giudiziale, l’Economo diocesano, il Presidente dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero;
-
membri nominati dal Vescovo: gli undici Vicari Zonali;
-
quattordici membri eletti dal Presbiterio: quattro tra i parroci ed equiparati, cinque tra i vicari parrocchiali ed equiparati, tre tra gli incaricati solo di uffici extra parrocchiali, due tra i sacerdoti che non hanno alcun incarico (in previdenza integrativa);
-
due membri eletti dai Religiosi;
La nota stessa specifica che il Vescovo può nominare altri membri a propria discrezione. Ordinariamente i membri sono 35 cui si aggiunge un segretario che ha il compito di redigere il verbale, ma non può intervenire nella discussione.
La breve comunicazione della Cancelleria continua illustrando le modalità di votazione dei 14 sacerdoti. Anzitutto il diritto di voto attivo e passivo può essere esercitato da tutti i presbiteri incardinati nella diocesi e operanti a servizio della Chiesa. Le elezioni, poi, si svolgeranno in un solo turno e ogni elettore potrà dare complessivamente tante preferenze quanti sono gli eleggibili per categoria (quattro nell’elenco dei parroci ed equiparati, cinque nell’elenco dei vicari parrocchiali ed equiparati, tre nell’elenco degli incaricati solo in uffici extra parrocchiali, due nell’elenco dei sacerdoti in previdenza integrativa).
Ogni elettore riceverà a domicilio, verso la fine di agosto o ai primi di settembre, la scheda elettorale, che dovrà consegnare, votata e in busta chiusa, al vicario zonale entro giovedì 20 settembre 2012, firmando il verbale di avvenuta votazione. I vicari zonali consegneranno le schede votate alla Commissione elettorale, attivata presso la Cancelleria della Curia, entro martedì 25 settembre 2012 e questa procederà allo spoglio entro domenica 30 settembre.
La costituzione del nuovo Consiglio avverrà mediante decreto del Vescovo, dopo che ogni membro eletto o nominato avrà accettato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA